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MONTESCAGLIOSO – Un infarto e una morte atroce, tra le fiamme che si sono propagate dalla sigaretta nella sua auto. E’ stata con molta probabilità una tragedia quella che ieri ha stroncato la vita di Emanuele Zaccaro, sessantaquattrenne pensionato di Montescaglioso. Come consuetudine, anche ieri, nella prima mattinata Zaccaro aveva raggiunto Località Lama dei Mille, una zona particolarmente isolata, per poi fermarsi all’interno di un suo terreno.
La moglie, non vedendolo rientrare, ha chiesto al genero di raggiungere il campo.
L’uomo si è accorto che la Fiat 131 del suocero era parzialmente bruciata ma non si è reso conto del cadavere dell’anziano, completamente carbonizzato. Il corpo esanime di Zaccaro, infatti, era ridotto talmente male che non si vedeva. Il genero ha raggiunto la caserma dei carabinieri, chiedendo se qualcuno fosse stato ricoverato in un reparto grandi ustionati, spiegando di aver ritrovato la macchina dell’anziano.
I militari dell’Arma si sono quindi recati sul terreno di Zaccaro, rinvenendo nell’auto il cadavere.
Zaccaro, coniugato e con tre figli, aveva lavorato all’Anic. Per molto tempo in cassaintegrazione, dopo la pensione spesso raggiungeva il suo terreno per trascorrere le giornate. I problemi di salute, però, non gli permettevano di lavorare a lungo, tanto che era sua abitudine quella di staccare spesso, fumando qualche sigaretta in macchina.
Secondo i carabinieri sono sicuramente accidentali le cause del decesso, non essendo emersi, al momento, elementi che possano far pensare a motivi diversi.
Con molta probabilità il sessantaquattrenne è stato colto da un malore improvviso.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Montescaglioso e quelli della Compagnia di Matera, insieme al medico legale, per svolgere i relativi rilievi ed accertamenti, coordinati dalla Procura del capoluogo (il pm è la dottoressa Annunziata Cazzetta), in modo tale da poter stabilire l’esatta dinamica dell’evento.
Sono in corso ulteriori accertamenti.

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