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«Ho vinto in ogni caso la mia battaglia che ho combattuto a mani nude, senza conoscere neppure le arti marziali, contro potenti armati di bazooka». Questo il commento di Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria, che ha espresso comunque la sua soddisfazione per il risultato ottenuto. «Per me – aggiunge – non fa alcuna differenza che abbia vinto Scopelliti. Sarebbe stato lo stesso, infatti, anche se avesse prevalso Loiero. Sono due personaggi sui quali il mio giudizio è negativo perchè hanno alle spalle, uno come sindaco di Reggio Calabria e l’altro come presidente della Regione, esperienze assolutamente negative e fallimentari. Per me è un risultato altamente positivo arrivare al 10% con il sostegno soltanto della società civile e dell’associazionismo, senza un partito alle spalle e senza tesserati. Io sono soltanto un imprenditore e non ho fatto promesse al mio elettorato come hanno potuto fare i miei antagonisti. Eppure sono riuscito a recuperare parzialmente questo deficit di partenza e ad ottenere un risultato comunque positivo».
«Il mio impegno, adesso – dice ancora Callipo – è di gestire politicamente il consenso che sono riuscito a raccogliere per presentarci, magari con una migliore organizzazione, ai prossimi appuntamente politici. Adesso possiamo pensare al nostro futuro ed a quello della Calabria diversa che abbiamo in mente, a quella rivoluzione culturale che è il nostro credo politico, sapendo di poter contare su una vasta area di consenso che ci può garantire ulteriori soddisfazioni».
«E’ un risultato soddisfacente – ha affermato ancora Callipo intervenendo ad una trasmissione della Rai – perchè ero il candidato della società civile, senza un partito, senza tessere, senza un Comune o una Regione al servizio del governatore. Mi pare sia un buon segno. Non ho fatto promesse – ha aggiunto – non ho fatto promozioni. Andiamo avanti gestendo un patrimonio umano che vuole il cambiamento».

49781Il commento del leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro
«Credo che Bersani sia una persona seria e ragionevole che a questo punto deve prendere in mano il partito ed eliminare i notabilati. Se lo avesse fatto in Calabria, non saremmo in questa situazione: Loiero ha preso meno voti rispetto ai partiti che lo sostenevano, Callipo il contrario. Mi auguro che si traggano le conseguenze da questo». Così Antonio Di Pietro, conversando con i giornalisti nella sede dell’IdV, si riferisce al leader del Pd, Pier Luigi Bersani, in vista dei rapporti futuri tra l’IdV e il Partito Democratico.
In particolare sulla Calabria, osserva: «Callipo era un valore aggiunto e noi che conosciamo il territorio a menadito lo sapevamo. Loiero era un valore perdente».

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