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E’ molto forte l’espressione utilizzata dal direttivo della Brigata Bizantina al ritorno dalla trasferta di Milazzo: “Trattati come criminali!”. Durissima la condanna per il trattamento riservato alla tifoseria oltre lo stretto. Elicotteri, volanti, camionette, antisommossa, motociclette, polizia, tutto questo per un drappello colorito di ultras rossoblu tra i quali anche padri e madri di famiglia. I tifosi inizialmete pensavano ad un trattamento speciale da parte dello Stato per garantirne la sicurezza dopo i fatti di cronoca accaduti nella notte precedente al pullman della Rossanese, invece no; appena sbarcati a Messina i tifosi vengono “accolti” da una folta schiera della Polizia che li scorta fino a Milazzo. Nei pressi della cittadina vengono bloccati dalla P.S in un vicolo cieco, partono perquisizioni a tutto spiano sia alle persone che nello stesso pullman e vengono sequestrati sia bevande che panini, mentre un elicottero sorvegliava il tutto dall’alto. Ma non è finita qui, a dieci minuti dalla fine della partita i poliziotti intimano i tifosi rossanesi di lasciare lo stadio e li fanno partire alla volta di Messina scortati da ben sei autovetture. I Rossanesi amareggiati per l’accaduto, si auto diffidano e giurano di non organizzare nessuna trasferta, poichè il calcio in questo modo non può andare avanti.

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