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di Salvatore Santoro

POTENZA – Il silenzio è di rigore sulla futura giunta regionale. Lo ha chiesto espressamente ieri, il neo presidente della giunta eletto e riconfermato tale, Vito De Filippo ai segretari dei partiti politici che compongono la coalizione di centrosinistra che si è aggiudicata le elezioni.
La riunione di ieri mattina nelle sede del palazzo della Regione in via Anzio a Potenza, è stata la prima della nuova legislatura.
Chi si aspettava ragionamenti già sulla composizione del prossimo esecutivo quindi, ha sbattuto contro la volontà da parte di De Filippo e del segretario regionale del Partito democratico di non distrarre l’attenzione politica dal ballottaggio per l’elezione del sindaco di Matera che si svolge domenica 11 aprile nella città dei Sassi tra Salvatore Adduce del Pd e Angelo Tosto delle liste civiche.
Con la partita per la guida della seconda città capoluogo della Basilicata ancora tutta da decidere è stata data consegna quindi a vertici degli altri partiti della colazione di non alimentare il dibattito pubblico proprio sulle questioni legate alle poltrone da assessori regionali. Ogni azione, a favore dell’uno o dell’altro partito del centrosinistra destabilizzerebbe e incrinarebbe la coesione della coalizione stessa. E un centrosinistra che punta, dopo l’amministrazione comunale dal centrodestra guidato da Nicola Buccico, a riportare dalla propria parte la carica della città con l’ex senatore Adduce non può permettersi alcun passo falso. Soprattutto dopo la cocente sconfitta dell’ultimo voto amministrativo comunale.
Per questo dopo il vertice di ieri mattina, è stato diffuso un comunicato stringato in cui si legge che la riunione di ieri appunto è servita «per avviare il lavoro della nuova legislatura» e per esprimere «grande soddisfazione sul risultato elettorale».
Non poteva essere diversamente dopo la vittoria schiacciante evidentemente. In ogni caso nella nota ufficiale della Regione si legge ancora che De Filippo nel corso della propria relazione ha spiegato: «Si rinsalda un nuovo patto di fiducia con la comunità regionale che dovremo onorare nei prossimi anni con maggiore impegno e rigore e con importanti azioni innovative. Si è condiviso un lavoro di coalizione proiettato a risolvere le grandi questioni della Basilicata». Tutti insieme quindi.
La nota però si chiude, senza alcun riferimento, nemmeno temporale, alla definizione della squadra di governo ma con il pensiero appunto alle questiuoni elettorali materane: «In vista del ballottaggio per l’elezione del sindaco di Matera, tutto il centrosinistra si sentirà impegnato a portare a compimento il percorso elettorale riconquistando la Città dei Sassi». Insomma così come è emerso dalle indiscrezioni, l’obiettivo è quello di impegnare tutti gli sforzi per vincere il ballottaggio. Speranza da parte sua infatti, avrebbe insistito molto sull’importanza, per l’intero quadro politico regionale, di vincere anche le elezioni del comune di Matera. Tutto rimandato quindi per iniziare i ragionamenti al giorno dopo il risultato del ballottaggio tra Adduce e Tosto. In tal senso ci sarebbe anche l’impegno da parte dello stesso governatore De Filippo a convocare un vertice già il primo giorno utile dopo il secondo turno elettorale materano. Al chiuso della stanza delle riunioni, ieri mattina sarebbe stato chiesto anche espressamente di non diffondere comunicati e dichiarazioni rispetto ad aspettative da parte dei vari partiti.
Già se ne è parlato troppo, insomma. E’ il messaggio che arriva. Non c’è dubbio infatti che già durante la campagna elettorale il tema dei futuri assessori sia stato oggetto di dibattito. Come tutte le “voci” che hanno riguardato Vilma Mazzocco dell’Api di Rutelli o di Agatino Mancusi dell’Udc. Senza contare che già il giorno dopo i risultati ci sono state “richieste” non troppo velate.
Come quella di Rosa Mastrosimone, non eletta nell’Idv che sull’assenza di donne in consiglio ha auspicato la presenza femminile nell’esecutivo o come la nota di Mario Lettieri della lista Idea che chiedeva attenzione «per l’unica vera novità della coalizione». Il silenzio chiesto da De Filippo e Speranza è proprio per evitare che il dibattito esploda troppo presto. Ma se da un lato la richiesta è “istituzionale” c’è da registrare un chiacchiericcio che monta di ora in ora. Se ne parla. Il totoassessori è già partito. Non potrebbe essere altrimenti.
Intanto però la questione più complessa da risolvere sarà sicuramente quella legata alla delega da assessore alla Sanità. In sella c’è stato per tutta la seconda metà della legislatura, Antonio Potenza, segretario regionale dei Popolari uniti. Partito però che oggi ha eletto un solo consigliere regionale: Luigi Scaglione. Ma sul futuro assessore alla Salute ci sono state già i “litigi” in campagna elettorale tra Vincenzo Folino del Pd ed Enrico Mazzeo poi risultato primo eletto dell’Idv che ha eletto ben tre consiglieri. Nelle dinamiche future per la scelta sicuramente gli animi si riscalderanno di nuovo. In più c’è anche Marcello Pittella che da primo degli eletti del Partito democratico ha sempre guardato con “simpatia” al mondo del sociale lucano.
C’è dell’altro però. La riforma sanitaria partita proprio sotto l’assessorato Potenza non è ancora completa. E c’è chi fa notare, che cambiare assessore in una fase delicata come questa potrebbe determinare perdite di tempo”. Non salutare, è proprio il caso di dire.

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