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di Leo Amato

POTENZA – La notizia che giunge da Salerno è che il gip competente avrebbe deciso il sequestro dell’intero fabbricato della Chiesa della Santissima Trinità dove è stato rinvenuto il cadavere di Elisa. Nelle prossime ore saranno apposti i sigilli a tutte le entrate della chiesa. Un pessimo Venerdì Santo per la parrocchia che ieri ha visto il suo viceparroco don Wagno tornare in pubblico per la messa del Crisma celebrata dall’arcivescovo. Ma il sacerdote non ha rilasciato nessuna dichiarazione. Intanto si continuano a sentire i frequentatori del centro giovanile del terzo piano. Don Mimí non voleva, ma nell’ultimo periodo il terrazzo della canonica affianco alla sua chiesa era diventato il teatro preferito delle allegre scorribande dei ragazzi del Centro Newman, e tra gli scherzi più in voga c’era il fantasma di Elisa nel sottotetto. C’è chi ci ha perso il sonno quando il suo corpo è stato rinvenuto proprio in quel sottotetto, anche a distanza di anni (e ormai passata da un pezzo la maggiore età), tornando con la mente al film di quei momenti, tra ragazzini imberbi e di buona famiglia, in quel rifugio tra il cielo di Potenza e i tetti delle case antiche del centro. Nei giorni scorsi i ragazzi del Centro Newman sono sfilati davanti agli uomini della Questura per essere ascoltati come persone informate sui fatti. Sembra che avrebbero raccontato più o meno tutti la stessa cosa col pensiero rivolto unicamente a Don Mimì, e «a chi ne infanga la memoria cercando di trasformarlo nel capro espiatorio di tutti i lati oscuri di questa situazione». Il prete che ha governato per cinquant’anni la parrocchia più importante della città per loro è semplicemente “un santo”, e quando si è diffusa la notizia che il tempio di via Pretoria sarebbe stato profanato, qualcuno è andato a muso duro dritto da sua eccellenza, monsignor Superbo, perchè la chiesa sconsacrata poteva assomigliare a un giudizio anticipato sul sacerdote, che non avrà un processo per dimostrare la sua innocenza in quanto morto da un paio d’anni. A verbale negli atti della procura di Salerno ci sarebbe chi ha detto di essere stato presente a una festa sul terrazzo organizzata con il consenso di don Mimì soltanto pochi giorni dopo la scomparsa di Elisa Claps, e non è un particolare indifferente per gli investigatori, che stanno valutando la possibilità che il sacerdote sapesse di quel corpo abbandonato a pochi passi da lì, anche se si pensa che la porta del sottotetto è rimasta sempre aperta. C’è chi non trova pace pensando a quante volte si è affacciato in quella stanza buia per poggiare al fresco le bibite, senza che si accorgesse di nulla, e per restare in tema di stranezze, come dimenticare don Wagno, che proprio ieri mattina è tornato in pubblico nella cattedrale di San Gerardo per la cerimonia della Messa Crismale, ma dopo tutto quello che è successo si è guardato bene dal commentare. Il giovane sacerdote brasiliano avrebbe confermato anche di recente di aver saputo già a gennaio dalle donne delle pulizie della presenza di un corpo, ma aver pensato a “uno scherzo dei ragazzi” (come riferito anche dal vescovo in persona), e non essere riuscito ad avvisare il suo superiore fino a dimenticarsi del tutto. Se non è strano questo tocca pensare a un peggio senza fine, come a chi attacca i ragazzi del centro Newman per aver abusato della fiducia di Don Mimì, e aver utilizzato i locali della chiesa per fare «i porci comodi loro», con le ragazze e tutto il resto, e tira in mezzo gli arredi sacri e il satanismo. Loro ovviamente respingono tutte le accuse, e chi li conosce ci ride sopra. In città i ragazzi del Centro Newman hanno la fama di quelli che raccolgono ancora i santini al posto dei calciatori, sanno a memoria i testi sacri, ma se gli parli di una marmitta rovesciata ti guardano stupiti, e per romantico intendono qualche filosofo tedesco, mica il cantante neomelodico napoletano. Se qualcuno ha la fissazione per le vesti da cerimonia «andrebbe messa a confronto con quella di altri per le uniformi militari». Intanto nella chiesa proseguono i rilievi degli Esperti ricerca tracce della Direzione centrale anticrimine di Roma che nella giornata di ieri hanno montato due grosse lanterne nel sottotetto, mentre una squadra passava il luminol sulle superfici dei locali ai piani inferiori, e gli agenti della scientifica da Bari prendevano in rassegna tutti gli ingressi della struttura. Nel pomeriggio si sono visti anche i due magistrati che stanno conducendo le indagini Rosa Volpe, e Luigi D’Alessio della procura della Repubblica di Salerno. Per domani è prevista la conclusione dei rilievi con il crimescope. Gli agenti avrebbero già repertato una ventina di bustoni di plastica neri zeppi di materiale da analizzare. Per portarli fuori dal sottotetto evitando di passare per le scalette interne sarebbe stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che monteranno una scala che va dal largo davanti all’ingresso principale della chiesa al fino parapetto del terrazzo. Le operazioni dovrebbero impegnare tutta la mattinata.

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