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Rischia la vita Roberto Pannunzi come confermano anche i suoi legali, gli avvocati Francesco Lojacono e Nunzia De Ceglie, che non si spiegano come “Bebè” possa avere preso tale iniziativa a causa delle sue precarie condisioni di salute.
Ha subito tre interventi in pochi mesi, ha un’arteria che non funziona e a distanza ravvicinata, dopo il primo intervento, ha avuto due episodi di angina che hanno aggravato le sue condizioni.
La sua vita è in serio pericolo. Lo stupore degli avvocati, che non sentono Pannunzi dal ricovero a Villa Sandra, e che avrebbe finito di scontare la sua pena definitiva entro cinque o al massimo sei anni.
In pratica gli sforzi dei legali sarebbero stati vanificati dal colpo di testa di Pannunzi. In molti pensano possa avere già lasciato l’Italia, ma c’è chi lo cerca ancora in territorio nazionale. Alcune fonti investigative però battono la pista di una fuga decisa in collaborazione con esponenti massimi dei cartelli della droga internazionali. Ci si chiede se “il re della coca” sia fuggito per riprendere il controllo del narcotraffico per nome e per conto delle famiglie calabresi e siciliane. Specialmente dopo il duro colpo inferto dalle forze dell’ordine con l’arresto di Salvatore Miceli, in pochi erano e sono in grado di concludere grandi affari con i narcos SudAmericani. La fuga di Pannunzi, per ora, resta avvolta nel mistero.

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