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Il Segretario Generale della Fit-Cisl Calabria, Annibale Fiorenza, attraverso una nota ha voluto prendere posizione sulla situazione del Proto di Gioia Tauro annunciando che dopo “la recente intesa sottoscritta dai vertici delle Autorità Portuali di Cagliari, Gioia Tauro e Taranto e che ha portato alla costituzione dell’Associazione “Imeta” salutato dalla Cisl – si legge nella nota – come un atto, significativo ed importante, in grado di costruire condizioni organizzative idonee a generare competitività dei tre porti italiani, ecco che arriva l’attesa decisione del “Comitato Portuale di Gioia Tauro” ad abbattere le Tasse di ancoraggio”. Per Fiorenza si tratta di “Una decisione importante che, facendo proprie le prerogative dell’emendamento del Ministro Matteoli al “Decreto Mille Proroghe” convertito in legge lo scorso 26 febbraio, offre una soluzione esigibile per l’immediato recupero di competitività delle attività portuali nel Porto di Gioia Tauro”.
Si tratta anche di “una decisione coraggiosa che nonostante le scarse risorse disponibili, con l’abbattimento del 90% delle tasse sulle navi superiori le 50 mila tonnellate e del 60% delle tasse per le navi inferiori alle 50 mila tonnellate, certamente contribuirà a superare parte di quelle “distorsioni di mercato” che hanno accentuato le ricadute della crisi economica internazionale. Una crisi ulteriormente esasperata -s spiega ancora il segretario della Fit-Cisl – da una concorrenza sempre più diffusa ed agguerrita dei porti siti nei Paesi emergenti che si affacciano nel bacino del mediterraneo ed in particolare sulle coste nord africane”.
Quindi è possibile “affermare che le azioni sindacali sostenute dalle composte e responsabili proteste dei lavoratori, sono state in grado di generare la giusta attenzione e quindi l’attivazione di provvedimenti concreti ed idonei a dare soluzioni allo stato di crisi che ha prodotto il ricorso agli ammortizzatori sociali nonché ad una significativa riduzione di posti di lavoro”.
In questa ottica “in considerazione della ripresa dei traffici commerciali, la Fit-Cisl Calabria, chiede alla Società Mct di fare la sua parte superando la Cigo e riprendendo, da subito, ad essere soggetto imprenditoriale generatore di una rinnovata spinta propulsiva per la crescita e lo sviluppo dell’area portuale, condizione essenziale, affinché il Porto di Gioia Tauro consolidi la sua funzione strategica nel Mediterraneo”.
Quindi la Fit-Cisl chiede il “completo rientro dalla Cigo e rilancio della piena capacità produttiva in grado di generare una nuova competitività attraverso un maggiore efficienza e una riduzione dei tempi di carico e scarico delle navi che molto incidono sui costi e sulla competitività delle linee di navigazione, sono le cose che – prosegue Fiorenza – auspichiamo si concretizzano entro la prima decade di maggio”.
Inoltre le iniziative dell’Autorità portuale dovranno essere “adeguatamente colte, recepite e sostenute anche dal Governo Nazionale, dalla Regione e dagli Enti Locali”.
Quello per cui la Fit Cisl si dice maggiormente impegnata ora è il “portare avanti la rivendicazione per l’avanzamento delle politiche attuative degli investimenti necessari per la realizzazione di tutte quelle opere infrastrutturali finalizzate alla “Polifunzionalità dell’intera Area Portuale” a partire dal “Sistema della Logistica e dei Trasporti”. Con questi obiettivi – prosegue Fiorenza – la Fit Cisl Calabria guarda con fiducia alle azioni del nuovo Governo Regionale chiamato a mettere in campo, in sinergia con L’Autorità Portuale” e con il Governo Nazionale, iniziative per il potenziamento e l’ammodernamento dell’infrastruttura portuale, a partire dalla realizzazione delle opere in Apq e nel rendere esigibili le risorse da destinare all’attuazione degli interventi previsti dal Por Calabria”. Infine “chiediamo al nuovo Governatore della Calabria Scopelliti, verso cui riponiamo una grande fiducia, di sollecitare l’attivazione di un “Tavolo si Sistema” dedicato all’Area Portuale di Gioia Tauro allo scopo di rilanciare l’impegno nazionale sulle attività portuali e industriali dell’Area e dell’intera Calabria”. Misura questa “particolarmente urgente e necessaria in quanto le stesse prospettive di crescita e sviluppo della nostra Regione passano inevitabilmente dal rilancio di questa importante infrastruttura, e dalla messa in rete della stessa con il sistema ferroviario, stradale e aeroportuale regionale e nazionale, ponendo così il Porto di Gioia Tauro e la Calabria nel suo insieme quale crocevia strategico dei traffici nazionali e internazionali per una Italia più forte in Europa”.

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