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RIMINI – Ripartire dal lavoro: solo su questo tema si può costruire un’alternativa al centrodestra. I leader di centrosinistra si sono ritrovati a Rimini, nella prima fila del congresso della Cgil per ascoltare la relazione di Guglielmo Epifani. E proprio su questo tema hanno fatto le prove di un accordo: da Bersani a Vendola, da Di Pietro alla sinistra più estrema, tutti condividono l’assunto laburista e vogliono farne terreno per un programma comune e per un confronto ad una sola voce con il Governo. Al congresso della Cgil c’era un bel pezzo di Pd (con il segretario Pier Luigi Bersani anche Rosi Bindi, Damiano, Fassino, Marini, Errani e Rossi) anche se le primarie dei 1.050 delegati, almeno quelle giocate con l’applausometro hanno un vincitore netto: Nichi Vendola. Il presidente della Regione Puglia è stato accolto da un’ovazione da quella platea che, al momento delle presentazioni, ha riservato timidi applausi ai dirigenti del Pd e qualche fischio agli esponenti di Confindustria, Cisl, Uil e centrodestra. Almeno su questo tema, però, la possibile coalizione ha parlato quasi all’unisono: «Se il lavoro non torna al centro della scena pubblica – ha detto Vendola – la sinistra non potrà ricostruire la propria capacità di egemonia, non potrà rimettere in piedi il cantiere dell’alternativa ad un berlusconismo che ha trionfato in questi anni». Dello stesso avviso Antonio Di Pietro che, applaudendo la relazione di Epifani, ha detto che «la Cgil non si è limitata a contestare ciò che non va bene, ma ha avanzato proposte concrete tali da ridurre notevolmente la disoccupazione». Il leader dell’Idv ha poi invitato anche il Pd a sedersi ad un tavolo per definire già coalizione, programma e leader, per non lasciarsi trovare impreparati da nessuna eventualità E anche Bersani ha lasciato capire che se dovesse fare una hit parade delle parole d’ordine del suo Pd, ‘lavorò sarebbe senz’altro al primo posto; il tema «numero uno di questo paese si chiama lavoro: lavoro che non c’è, prospettiva nebbiosa per le nuove generazioni, crescita economica insufficiente. Il Pd deve avere, ha e avrà il suo punto di vista su temi come quello del lavoro che è crucialissimo». Su questo tema si trovano in sostanziale accordo con la Cgil e il Pd anche il Psi di Riccardo Nencini, che ha posto l’accento sulla precarietà, e quello che potrebbe diventare un padre nobile della nuova sinistra come l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti. Raccogliendo l’appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla coesione, il tema del lavoro deve diventare, secondo i leader del centrosinistra anche il terreno sul quale, prima di ogni altro, avviare un dialogo con il governo. «Il nostro modo di ascoltare questi appelli – ha detto Bersani – è presentare delle proposte in Parlamento, sui temi sociali, economici e istituzionali. Purtroppo però dall’altra parte c’è molta distrazione e anche inconcludenza, speriamo che le cose migliorino, ma purtroppo non ne vedo granchè le condizioni».

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