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SALERNO – Potrebbero servire ancora due giorni perchè le parti prendano visione della perizia autoptica di Francesco Introna sul corpo di Elisa Claps, consegnata alla Procura di Salerno, che segue il caso della ragazza scomparsa 17 anni fa a Potenza. Lo ha sostenuto oggi, a Salerno, lasciando gli uffici giudiziari, l’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta. È scaduto, infatti, ieri, il termine della secretazione sulla consulenza disposta dalla Procura, che ha blindato ogni informazione sulle modalità della morte di Elisa, ritrovata il 17 marzo nel sottotetto della chiesa sella Ss Trinità di Potenza. «Ho depositato l’istanza – ha detto la Scarpetta – fra qualche giorno avremo copia della consulenza. Non credo che avremo la perizia oggi: su tutte le istanze difensive ci sono cinque giorni di tempo per decidere. Ritengo che il pm utilizzerà questo tempo». A una domanda precisa su quando il legale pensa di poter prendere visione della perizia, la Scarpetta ha risposto: «Un paio di giorni». L’avvocato della famiglia di Elisa è anche tornata sulla ipotesi di presentare una memoria difensiva per chiedere l’arresto di Danilo Restivo: «Mi pare di aver detto da sempre che gli indizi convergevano in un’unica direzione. Quindi questa sarebbe la conseguenza. Sto aspettando la consulenza tecnica, poi valuteremo e faremo i nostri passi». Al legale è stato chiesto anche di esprimere un parere sulle indiscrezioni trapelate circa la perizia di Introna, secondo le quali Elisa sarebbe stata accoltellata e poi soffocata. «Sono 17 anni che si dice di tutto – ha concluso l’avvocato – lascio decantare. Io sono abituata a leggere le carte». In Procura è arrivato anche l’avvocato salernitano Pasquale Borea, delegato dal legale di Danilo Restivo, Mario Marinelli, a Salerno.
Anche i legali di Danilo Restivo hanno presentato la richiesta alla procura della Repubblica di Salerno di poter avere la copia della perizia di Francesco Introna. L’avvocato Pasquale Borea, delegato da Mario Marinelli, titolare della difesa dell’unico indagato sul caso Claps, ha lasciato gli uffici della procura sostenendo di non sapere quando potrà leggere la consulenza. «Abbiamo presentato un’istanza in urgenza».

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