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Ammonta a circa un milione di euro la truffa che una cooperativa agricola scoperta dalla Guardia di Finanza di Corigliano Calabro (Cs), nel corso di un biennio, avrebbe realizzato ai danni dell’Inps attraverso l’impiego fittizio di lavoratori dipendenti a tempo determinato. Le Fiamme Gialle avrebbero anche accertato il coinvolgimento di noti esponenti della malavita locale, legati al clan Carelli, cui la cooperativa sarebbe riconducibile, oltre a numerosi soggetti compiacenti, tutti «amici e parenti», che, grazie ai falsi rapporti di impiego e alla denuncia di circa 35.000 giornate agricole mai effettuate, avrebbero contribuito ad aggravare la situazione contabile dell’Ente previdenziale, percependo emolumenti non dovuti sotto forma di indennità di disoccupazione, maternità, malattia e assegni familiari.
Le operazioni ispettive sono state condotte in stretta collaborazione con l’Inps di Cosenza, che hanno messo a disposizione i vari documenti (denunce di inizio attività, dichiarazioni trimestrali della manodopera agricola, contratti di appalto agricoli.) che l’impresa indagata ha prodotto per attestare la disponibilità, l’ubicazione e l’estensione dei terreni in relazione alle quali sono state denunciate le giornate lavorative.
I rilevamenti tecnici eseguiti dalle Fiamme Gialle al Catasto di Cosenza, le interrogazioni alle banche dati dell’ispettorato dell’Inps, i sopralluoghi sui terreni indicati nella documentazione acquisita, nonchè l’escussione in atti dei proprietari dei fondi agricoli, avrebbero permesso di accertare l’assoluta falsità della documentazione prodotta dalla cooperativa, compresi i contratti di appalto per servizi agricoli.
L’Inps, alla luce delle risultanze degli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, ha disconosciuto tutte le prestazioni erogate a favore dei dipendenti della società indagata e ha attivato le relative procedure di recupero. Al termine delle indagini il legale rappresentante e i due soci promotori e fondatori della cooperativa sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Rossano per reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dell’Inps, al concorso in reati di falso, evasione e frode fiscale. Sono stati inoltre denunciati alla stessa Procura della Repubblica, per concorso in truffa aggravata e falso, 352 soci-dipendenti. Sul piano fiscale, i militari della Guardia di Finanza hanno proceduto al recupero a tassazione di elementi di reddito per circa 2.000.000 di euro, di cui circa la metà inerenti a proventi da attività illecita e I.V.A per circa 100.000 euro.

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