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Danilo Restivo, principale sospettato nelle indagini sulla morte di Elisa Claps, è stato fermato all’alba di oggi dalla polizia di Bournemouth, nel sud dell’Inghilterra, per l’omicidio di Heather Barnett.
Una decina di agenti si sono presentati a casa di Restivo, 38 anni, alle 6.30 e, un’ora dopo, l’uomo è stato portato nel distretto di polizia del Dorset. E’ sospettato di omicidio, ed è stato portato alla stazione di polizia di Poole per essere interrogato. L’operazione è stata condotta dalla squadra investigativa del Dorset, guidata da sovrintendente Mark Cooper che, da sempre, segue l’indagine. La scientifica sta effettuando rilievi nell’abitazione di Danilo e, su mandato della procura di Salerno, ha anche eseguito il prelievo del dna di Restivo. La polizia inglese ha adesso 72 ore per confermare la misura o per rilasciare l’indagato.
Restivo già in passato era stato interrogato dalla polizia britannica per l’omicidio della sarta inglese, e l’uomo si è sempre dichiarato estraneo a entrambi i delitti. Danilo è sospettato anche di altri omicidi, in particolare quello di una giovane coreana morta nel 2002 a Bournemouth. La polizia del Dorset ritiene che un elemento importante dell’inchiesta, e anche un possibile collegamento con il caso Claps, è costituito dai capelli di un’altra persona trovati tra le mani della Barnett. Infatti gli inquirenti avrebbero stabilito che diverse donne hanno dichiarato di essersi accorte, sia a Bournemouth che a Potenza, che qualcuno ha rubato loro ciocche di capelli, magari mentre viaggiavano in autobus.
L’AVVOCATO DELLA FAMIGLIA CLAPS
Esprime soddisfazione l’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, per il fermo di Restivo. Il legale auspica che vi sia anche un provvedimento cautelare per l’omicidio di Elisa Claps. “Finalmente si sta muovendo qualcosa – ha detto l’avvocato – rimaniamo comunque in attesa di un qualche provvedimento cautelare da parte della procura di Salerno anche per il caso di Elisa”. “Mi fa ben sperare – ha continuato – anche il prelievo del dna che la polizia sta eseguendo su incarico degli inquirenti salernitani”. “Si è sempre detto che Restivo era a disposizione – ha concluso – ma come è evidente, non era vero”.
LIBERA BASILICATA
«Il fermo di Danilo Restivo è per noi solo metà dell’opera, l’altra metà è accertare che venga inchiodato alle proprie responsabilità anche chi lo ha coperto in tutti questi anni». Così don Marcello Cozzi, coordinatore per la Basilicata dell’associazione Libera, ha commentato la notizia del fermo di Danilo Restivo da parte della polizia inglese per l’omicidio di Heather Barnett. «Ora – ha continuato don Cozzi – siamo in attesa di capire cosa succederà, a livello giuridico, per le indagini sulla morte di Elisa. Il fermo di Restivo non cambia la nostra posizione sulla vicenda». Secondo il coordinatore di Libera, «dal profilo psicologico che è emerso in questi anni si evince che Restivo abbia dei chiari disturbi a livello mentale e pertanto ci auguriamo che oltre a rispondere degli omicidi che gli vengono contestati, finalmente lo si aiuti, cosa che in tutti questi anni non è stata fatta. Ed è motivo per cui anche altre persone portano sulla coscienza quegli orrendi crimini. Sentiamo di essere dinanzi ad una svolta fondamentale. Abbiamo sempre atteso e nello stesso tempo temuto il giorno in cui si sarebbe ritrovato il corpo di Elisa e arrestato Restivo. Ci auguriamo che questo non sia il prezzo necessario da pagare per acquietare tutto e nascondere definitivamente ogni cosa. Questa regione – ha concluso don Cozzi – non si darà pace finchè non usciranno nomi e cognomi dei colletti bianchi e dei personaggi eccellenti che hanno coperto l’assassino di Elisa».
IL PROCURATORE DI SALERNO, FRANCO ROBERTI
«Per ora la polizia britannica ha effettuato su nostra rogatoria il prelievo del Dna di Danilo Restivo e siamo in attesa dei risultati. Il fermo è stata un’iniziativa della polizia inglese, non concordata con noi. Del resto i colleghi non erano tenuti a concordare alcunchè, dal momento che procedono nell’ambito dell’indagine su un omicidio avvenuto in Inghilterra». Lo afferma il procuratore di Salerno, Franco Roberti, che coordina le indagini sul caso Claps e che per il momento esclude una trasferta in Inghilterra per il pool di magistrati che indaga sull’omicidio della studentessa di Potenza. «Siamo in contatto con gli investigatori inglesi – spiega – attraverso il magistrato di collegamento, ma al momento non è prevista alcuna iniziativa da parte dei nostri uffici». Il procuratore Roberti chiarisce anche che «Restivo non è stato arrestato. Attualmente, è trattenuto negli uffici di polizia». La magistratura inglese ha infatti 72 ore per decidere se tramutare il fermo in arresto. Restivo era stato già fermato due volte nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di una vicina di casa, Haether Barnett, avvenuta nel 2002 a Bournemouth. In entrambi i casi la polizia del Dorset era stata costretta, per mancanza di elementi, a rilasciare l’indagato.

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