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Rubavano quasi quotidianamente al supermercato Coop del centro commerciale Ariosto di Reggio Emilia, le undici persone, tutte legate da rapporti di parentela, tranne una, arrestate per furto aggravato e continuato in concorso dai carabinieri del comando compagnia della città emiliana.
A quanto risulta dai video della sorveglianza interna, il gruppo – sei uomini e cinque donne (cinque di Cutro, cinque di Crotone e uno di Catanzaro) – tra il novembre dello scorso anno e marzo hanno rubato capi d’abbigliamento, generi alimentari, prodotti per la casa e per l’igiene personale per almeno 60 mila euro.
I ladri aveva messo a punto una tecnica precisa: facevano irruzione tutti insieme nel supermercato e rendevano di fatto impossibile agli addetti della sorveglianza la contestazione delle sottrazioni. Infatti, ogni volta che un responsabile tentava di fermarli per contestare i furti, loro reagivano con insulti e pesanti minacce.
Gli undici erano anche bene equipaggiati: avevano calamite per rimuovere le placche antitaccheggio, sacchetti di cellophane con nastrino adesivo marchiato Coop nei quali infilavano prodotti alimentari (che poi ‘confezionavano’ al riparo dalla telecamere, nei reparti con gli scaffali più alti), etichette del prezzo da apporre sui beni più costosi per pagare cifre inferiori.
A volte nascondevano i prodotti nei vestiti o nei carrelli, pagando quantità minime alle casse. L’indagine dei carabinieri è cominciata in gennaio e ha comportato l’esame di centinaia di riprese video. Quattro delle cinque donne sono state poste agli arresti domiciliari. A Maria Giuseppina Salerno, 51 anni, e ai due figli, di 34 e 32 anni, i provvedimenti sono stati notificati in carcere, dove sono finiti un paio di settimane fa nell’ambito di una operazione anti-usura della Guardia di Finanza.

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