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di CARMEN PARADISO
TOLVE – Dal Tirreno allo Ionio a piedi in 10 giorni, per ritrovare se stessi, per portare a termine un progetto artistico e di vita, meta finale il Festival del Teatro della Canzone a Scanzano Jonico, Scanzonissima 2009. Questa la trama del film “Basilicata coast to coast”di Rocco Papaleo. Quattro amici, quattro musicisti per hobby, attraversano l’intera regione passando da un paesino all’altro, dotati solo degli strumenti musicali necessari, di un cavallo, di un carretto e di un paio di pannelli solari, scontrandosi con i propri problemi, che ovviamente li seguono passo passo, il loro passato ed il presente. In questo passato raccontato nel film c’è un passato vero. Reale. È quello di due amici estrosi, che hanno condiviso tutto insieme. Gioie e dolori. E che adesso hanno deciso di condividere insieme anche il successo di “Basilicata coast to coast”. Stiamo parlando di Rocco Papaleo e Franco Cardillo. Due amici, due vite parallele. Due persone che hanno preso strade diverse ma che non hanno mai perso di vista la loro amicizia. Rocco Papaleo, attore, regista, un personaggio famoso, noto a tutti. Franco Cardillo, un uomo semplice che nella vita ha dovuto superare tante difficoltà. Ed oggi ci sta riuscendo. Ha iniziato il suo percorso nella comunità psichiatrica riabilitativa “Fratello Sole” di Tolve, da otto mesi. Franco e Rocco sono due amici inseparabili. E ieri i due amici hanno trascorso una giornata insieme, in compagnia degli altri quindici ospiti della comunità. Una giornata all’insegna dell’allegria, dei ricordi, dello stare insieme come ai tempi in cui abitavano a Lauria. Quando seduti su un gradino, in compagnia di una chitarra intonavano canzoni. E ieri proprio per ripercorrere i vecchi tempi hanno fatto lo stesso. Hanno suonato e cantato insieme. Poi il grande momento: tutti insieme a guardare il film. Franco era molto emozionato. Soprattutto curioso di vedere chi nel film ha preso il suo nome. Si proprio così, perché il personaggio interpretato da Max Gazzè in parte è Franco Cardillo. Come spiega Papaleo: «Franco in parte ha ispirato il personaggio interpretato da Gazzè. Il Franco Cardillo del film è un po’ un personaggio di fantasia in alcune cose. Ha però qualcosa di Franco, per esempio la passione per la musica. È l’unico nome che ho voluto conservare nel film proprio a dimostrazione del grande legame che c’è tra noi. Diciamo che in questo modo ho voluto fare un piccolo omaggio a lui, perché la mia radice artistica più profonda è legata alla nostra storia, alla nostra amicizia. Il film – continua Papaleo- è un’invenzione. Racconta una storia ecologico-sentimentale, di attraversare la mia regione, di attraversare noi stessi. Ricordi e suggestioni». Tra questi ricordi c’è anche l’amicizia con Franco. «Noi – spiega Papaleo abbiamo avuto una vita molto parallela, siamo cresciuti insieme e abbiamo fatto tante cose insieme. Anche i nostri approcci artistici sono stati comuni. Abbiamo sempre suonato e cantato insieme, anche se era Franco la nostra punta di riferimento. Era quello che sapeva cantare, ballare. Era più sfrontato, aveva il coraggio dell’esibizione che a me mancava un po’». Al termine del film Franco era davvero molto contento e ha detto: «Rocco ha voluto raccontare la nostra regione. Nonostante è un uomo famoso non ha perso mai la sua identità, un po’ come la nostra Basilicata: umile, semplice e sincera. Lui l’ha descritta come era allora e come è adesso. Voglio dirgli solo un grande grazie. Oggi dopo tanti anni siamo ritornati ad essere i ragazzi di Lauria». Una giornata che ha fatto bene a tutti i ragazzi della comunità come ha dichiarato il presidente Lorusso che ha aggiunto: «La visita di persone come Papaleo rappresenta qualcosa di molto importante per questi ragazzi, che voglio sottolineare vivono un disagio che è transitorio. La gente deve capire che queste sono persone. Ognuno di noi dovrebbe dare un contributo. Il primo contributo è l’accettazione nella società di queste persone. Perché questi ragazzi, dopo aver superato questi momenti, diventano loro stessi una risorsa nella società nel momento del reintegro».

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