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POTENZA – Oltre 500 figuranti sfileranno con i costumi delle diverse epoche per la parata dei Turchi. Di seguito lo schema della manifestazione di oggi.
Schema d’ingresso piazza del sedile, San gerardo: Ingresso dei bambini popolani
Movimento d’insieme a varie velocita’, giochi antichi, camminate a braccetto tra ragazze, girotondo e storie che le bambine si raccontano, litigi tra ragazzi, gioco a saltare sulla schiena dell’altro.
Ingresso dei musicisti. I bambini festeggiano intorno a loro. Ingresso dei borghesi e nobili. Camminano nella piazza a varie velocita’ salutandosi. Alcuni si fermano a parlare, altri saranno affacciati ai balconi e guarderanno cio’ che accade in piazza, le dame camminano insieme e parlano tra loro, i notabili si salutano e hanno un atteggiamento distinto e altezzoso. Ingresso di una parte dei popolani (circa 35). Il popolo irrompe con la sua forza e il suo movimento festoso. Ognuno saluta l’altro, guardano i bambini, ascoltano la musica e portano il tempo. Si posizionano nella parte della piazza che confina con via pretoria.
I nobili si dispongono sui lati della piazza, ed osservano e commentano.
Primo stop
Un colpo di grancassa tutti si bloccano. Mentre una melodia dolce sottolinea il quadro, a due colpi di grancassa il quadro si rianima. Ingresso del resto del popolo-uscita di una parte dei musicisti. Alcuni musicisti uscendo seguiranno il perimetro della piazza. Sull’uscita dei musicisti fanno ingresso altri popolani che occuperanno la parte della piazza che confina con il comune.
Ingresso dei musicisti seguiti dai muli. Fanno ingresso i musicisti con a seguito i muli, si posizionano davanti la porta del comune e tagliano centralmente tutta la piazza. Il popolo li segue. Qualcuno li acclama, altri li deridono, i bambini li prendono in giro. I muli vengono attaccati vicino la fermata dell’autobus. Alcuni nobili cercano dei punti nella piazza per veder meglio, con discrezione. I turchi con molta cerimonia e serieta’ iniziano a truccarsi. Quando saranno pronti e in posizione ci sara’ il secondo stop.
Secondo stop
Un colpo di grancassa tutti si bloccano mentre una melodia di fanfara esalta il quadro. A due colpi di grancassa il quadro si rianima.
Ingresso della iaccara. Nella piazza ormai gremita e in movimento, alcuni giovani popolani si inoltrano nei vicoli, una donna distribuisce bamboline di pezza alle bimbe, gli uomini festeggiano con il vino, anche i nobili appaiono piu’ rilassati. L’aria e’ ebbra e festosa, la citta’ vive il suo giorno piu’ bello.
In questo momento irrompe dalla porta del comune la iaccara.
I portatori si danno voce per coordinare il gruppo (cantando una canzone o portando un ritmo con la voce). Il popolo è eccitato, tutti si incuriosiscono, i bambini cercano di raggiungere la iaccara, si creano due ali di popolo e bambini e nobili e borghesi ai lati della iaccara che deve essere visibile frontalmente da via pretoria e dal comune. Il banditore inizia a parlare sulla iaccara, incita il popolo al divertimento e all’importanza della festa e del rito. Su questo momento di estremo coinvolgimento, mentre il popolo ride, grida, si diverte, dialoga con il banditore, c’e’ il terzo ed ultimo stop.
Terzo stop
Un colpo di grancassa tutti si bloccano. Mentre un ritmo musicale frenetico esalta il quadro. A due colpi di grancassa il quadro si rianima.
Uscita finale
Dopo la festa intorno alla iaccara, la piazza lentamente si svuota, escono prima i bambini, poi i nobili e borghesi, i musicisti che portano dietro i muli con i turchi, poi il popolo a gruppi di 30. Tutti si ritroveranno nella parata, in cui si manterranno le intenzioni tenute nel quadro.
Tenere le intenzioni, il punto fisso e il movimento, varie velocita’ e muoversi sempre per diagonali “tagliando” la piazza.

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