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Il giudice monocratico presso il Tribunale di Matera, Lelio Fabio Festa, ha condannato a tre mesi di reclusione (pena sospesa e immediata rimessione in libertà) le tre persone coinvolte in una rissa verificatasi il 3 giugno scorso presso l’ospedale di Policoro. La pena è stata patteggiata al termine dell’udienza di convalida degli arresti dagli avvocati Giuseppe Labriola, difensore di due degli indagati (padre e figlio di 19 e 46 anni), e Giovanni Pierri, difensore di un altro indagato di 20 anni, con il pm, Giuseppina Urgo. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica, Rosanna De Fraia, dopo gli arresti eseguiti dai Carabinieri. L’episodio si è verificato nell’ospedale di Policoro e ha coinvolto anche un maresciallo della Marina militare, intervenuto per sedare la zuffa. I tre, insieme a un minorenne denunciato in stato di libertà, erano stati coinvolti in una rissa, cominciata scoppiata per motivi banali durante una festa. Erano ricoverati in ospedale per la precedente rissa, si sono incontrati in reparto e hanno «replicato». Sono stati fermati giovedì con l’accusa di concorso in rissa. Tutto era cominciato lo scorso 1 giugno, le tre persone erano andate in ospedale per farsi medicare le ferite riportate nella rissa, scoppiata per motivi in fase di accertamento da parte dei Carabinieri, ed erano state denunciate. Un maresciallo della Marina militare, intervenuto per sedare la rissa, è stato colpito a un gluteo con un coltello da sub e ha riportato una prognosi di sette giorni. I militari hanno trovato il coltello nel marsupio di una delle tre persone arrestate: l’uomo di 46 anni, che ha partecipato alla rissa insieme al figlio (20), anch’egli arrestato. L’uomo è stato anche denunciato per porto illegale di arma da taglio. L’altra persona arrestata è un giovane di 20 anni. Tutte le persone coinvolte nella rissa sono di Policoro

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