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E’ stata proposta da Federfarma Catanzaro, l’istanza di esperimento di tentativo obbligatorio di conciliazione presso la prefettura per il ritardato pagamento alle farmacie private dei farmaci erogati in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
«La situazione è particolarmente grave, seria ed allarmante, – si legge in una nota – atteso che, come evidenziato dalla situazione aggiornata dei pagamenti, l’inadempimento dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro (ex ASL n. 6- ex ASL n. 7) riguarda un periodo di ben cinque mesi, (gennaio, febbraio, marzo, aprile 2010, oltre maggio 2010 scadenza 30/06/2010), al quale si aggiunge l’ingente mole dei danni non ancora smaltiti scaturenti dai numerosi giorni di ritardo con cui sono stati pagati i farmacisti nei mesi antecedenti ad un anno fa.
Incaricati del servizio pubblico di assistenza farmaceutica per conto delle Aziende Sanitarie; impegnati a garantire la disponibilità di tutti i medicinali; obbligati a pagare fornitori e dipendenti, costretti a fare ricorso al prestito bancario, i titolari di farmacia della Provincia di Catanzaro – scrive Federfarma – si trovano stretti nella morsa di disagi finanziari, in molti casi – soprattutto le farmacie rurali, comunque tenute a garantire il servizio nel territorio di competenza – difficilmente sostenibili. Le farmacie private della provincia di Catanzaro rappresentate dalla Federfarma o intendono, pertanto, agire per arrivare ad una rapidissima e definitiva risoluzione del problema.
Lo sforzo già profuso in tale direzione dall’associazione sindacale istante è piuttosto ingente come attestano per un verso i numerosi mesi dai quali le farmacie private interessate continuano ad erogare l’assistenza farmaceutica pur essendo a corto di liquidità ed in situazioni finanziarie soffocanti, per un altro la vasta mole di iniziative poste in essere per addivenire ad un bonario componimento della questione mediante proposte, incontri, documenti con le Aziende Sanitarie interessate».
«Duole constatare che ogni tentativo in questa direzione – si legge ancora – è risultato vano, con il palese risultato che il ritardo già accumulatosi e che continua ad accumularsi ha raggiunto proporzioni oramai ingestibili. Nell’ultimo biennio Federfarma Catanzaro ha avanzato numerose proposte ai Dipartimenti preposti della Regione Calabria, nell’intento di favorire ed incitare la puntualità dei pagamenti, accordi mai accettati dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro puntualmente disattesi; ancora più spesso le pretese avanzate nelle sedi giudiziarie si sono definite con transazioni, poco favorevoli alle farmacie e senz’altro più vantaggiose per l’Azienda Provinciale, a riprova, ancora una volta, della manifestata volontà delle prime di tentare la via dell’accordo; ma al momento la realtà non è neanche lambita da una seppur remota possibilità di sanare detto ritardo, atteso che il colpevole inadempimento degli enti responsabili è sempre più costante e non è dato di registrare, neppure a costo del più grosso sforzo di diligenza, alcun margine di sanabilità della situazione. Simile disinteresse preoccupa e mortifica. Pertanto, considerato che l’agitazione consistente nell’effettuazione dell’assistenza indiretta, paragonata allo sciopero dei servizi pubblici essenziali, pur rappresentando al momento per le farmacie l’unica strada utilmente percorribile, appare estremamente dannosa per i cittadini,i farmacisti della provincia di Catanzaro hanno deciso che, nella denegata ipotesi di fallimento anche del suddetto tentativo di conciliazione, sceglieranno la via dello sciopero. Pertanto la federfarma Catanzaro – si legge – in persona del suo Presidente in ossequio al dettato normativo, tenterà dapprima la conciliazione presso la prefettura, fallita la quale verrà proclamato lo sciopero delle Farmacie private della Provincia nei seguenti termini: lo stato di agitazione nell’assistenza farmaceutica consisterà nella chiusura volontaria di tutte le farmacie private della provincia di Catanzaro, ad eccezione delle farmacie tenute ad espletare servizio continuativo in base ai turni determinati dall’Azienda Sanitaria territoriale competente. Ciò – si evidenzia – è quanto deliberato dal Consiglio Direttivo di Federfarma Catanzaro nella seduta del 7 giugno 2010, come conseguenza dell’eventuale persistente inadempimento dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro».

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