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MATERA schiva il pericolo della soppressione.
L’emendamento approvato ieri in commissione affari costituzionali della Camera salva la città dei Sassi e non la fa rientrare per alcune migliaia di cittadini nelle province a rischio soppressione. La linea di condotta indicata ieri dalla Camera sembra lasciare aperta la speranza e tirar fuori Matera da qualsiasi tipo di rischio.
L’emendamento approvato dalla commissione affari costituzionali prevede infatti che, nell’ambito della delega, il Governo si debba attenere ad alcuni criteri e principi direttivi.
Questi sono: la previsione della soppressione di province in base all’entità della popolazione di riferimento, all’estensione del territorio e al rapporto fra popolazione e l’estensione del territorio, tenendo conto della peculiarità di quelli montani.
Inoltre conta ancora la previsione che il territorio di ciascuna provincia abbia un’estensione e comprenda una popolazione tale da consentire l’ottimale esercizio delle funzioni previste per il livello di governo di area vasta e tale da realizzare le maggiori economie di scala.
Il testo, inoltre, stabilisce anche che il Governo tenga in considerazione la previsione per cui l’entità della popolazione di riferimento «non possa in ogni caso essere inferiore ai 200 mila abitanti, secondo i dati dell’istituto nazionale di statistica relativi all’anno 2009».
Questo tetto scende a 150 mila abitanti nel caso in cui la provincia abbia un territorio che sia per il 50% montano.

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