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Tocca a Federico Marchetti sostituire tra i pali il portiere della Nazionale e campione del mondo Gigi Buffon. L’attuale portiere del Cagliari, ed ex anche del Crotone, dopo la ripresa con il Paraguay giocherà da titolare le partite contro la Nuova Zelanda e poi contro la Slovacchia. Poi si vedrà, ma è probabile che sia lui a difendere i pali dei campioni del mondo fino al termine del torneo, viste le poche chance di recupero di Buffon. Il 27enne Marchetti ha una storia molto diversa da quella di Buffon (che esordì in nazionale a 19 anni). Portiere per caso Marchetti, che da ragazzino faceva l’attaccante, per sfondare ha dovuto fare tanta gavetta militando in diversi club, dalla Pro Vercelli all’Albinoleffe, dove poi ha dimostarto di essere un ottimo portiere, passando per Treviso, Torino, Biellese, e Crotone nella stagione 2003/2004. Con le sue prestazioni nell’Albinoleffe conquista Cellino che nel 2008 lo porta a Cagliari, dove Allegri lo valorizza a tal punto da fargli vincere il premio come miglior portiere della stagione nel 2009 e da convincere Marcello Lippi a portarlo in Nazionale, dove nello stesso anno esordisce giocando da titolare nella partita amichevole Italia-Irlanda del Nord (3-0) disputata a Pisa. Con Marchetti al posto di Buffon il ct e gli azzurri sono tranquilli. «Federico è già maturo e si è dimostrato tranquillo», ha spiegato Chiellini che punta anche sui consigli e gli incoraggiamenti che Buffon saprà dare a Marchetti. «Lo ha già fatto contro il Paraguay». Sereno anche Pepe: «Federico è un ottimo portiere, se Gigi non ci sarà dispiacerà a tutti, ma abbiamo fiducia in Marchetti che è affidabilissimo. Sostituire il più forte del mondo non è semplice, ma Federico ha grandi qualità, si sente parte del gruppo e sono sicuro che non ci saranno problemi». Ora tocca a lui il difficile compito di non far rimpiangere il portierone Buffon e mandare l’Italia più avanti possibile in questi campionati del mondo.

Curiosità
Tra i convocati in azzurro Marchetti è quello con l’ingaggio più basso (150mila euro). Il giocatore dopo aver rischiato di morire in un grave incidente in autostrada si è fatto tatuare sul braccio destro una preghiera dell’Avesta, il testo sacro della religione di Zarathustra, come segno di ringraziamento al Cielo per essersi salvato.

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