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I Carabinieri di San Marco Argentano, nel Cosentino, hanno scoperto alcune vaste piantagioni di canapa indiana, che contengono diverse migliaia di piante. Le piantagione si estendono, in più appezzamenti, tra i comuni di Fagnano Castello, Sant’Agata d’Esaro, Cetraro e Bonifati, sull’appennino tirrenico della provincia di Cosenza. A seguito della scoperta, sono state arrestate due persone. Si tratta di Carmine Sbarra, 45 anni, e Michele Sbarra, 50 anni, entrambi di Cetraro e cugini.
I due sono stati sorpresi, in momenti diversi, nei pressi delle piantagioni. Le piante rinvenute hanno misure che variano dai 25 centimetri e fino ad oltre un metro e mezzo di altezza. Alla scoperta si è giunti attraverso una costante opera di controllo del territorio e di lunghe indagini svolte dai militari tra i tossicodipendenti. Sono così stati individuati due canali di traffico di marijuana, uno verso la costa tirrenica ed uno verso la costa ionica. E già nei giorni scorsi i militari avevano operato un arresto a Spezzano Albanese, riconducibile alla stessa operazione.
Poi, anche con l’ausilio di elicotteri, si sono cercati altri indizi, con passaggi comunque poco frequenti per non attirare troppo l’attenzione. Le piantagioni si estendono su circa 4000 metri quadrati di terreno demaniale e sono dotate di tubi di irrigazione, piccoli casotti per contenere attrezzi da lavoro, concime e quant’altro serve per la coltivazione. Nell’alveo di un vicino fiume è stato anche scoperto un fabbricato praticamente invisibile dall’alto, costruito con il tetto ricoperto di vegetazione e con la base leggermente infossata. All’interno, due gruppi elettrogeni in grado di dare energia ad un sofisticato impianto di termoventilazione ed illuminazione, perfetto per la coltivazione invernale della canapa. Tutto il materiale e la droga sono stati sequestrati, comprese alcune quantità trovate a casa di Carmine Sbarra, per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro.

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