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di GIOVANNI MARTEMUCCI
Alla lentezza della macchina burocratica e amministrativa i bambini rispondono con l’appropriazione “di fatto” dell’opera.
Accade al parco dei “Quattro Evangelisti” ubicato tra il quartiere Matera 2000 e la zona Paip 2. “Vietato l’accesso ai non addetti ai lavori”: è questo il cartello di benvenuto per bambini e ragazzi perché, formalmente, il parco è ancora un cantiere.
Non è ancora aperto al pubblico perché i lavori non sono stati ultimati. Manca poco, le ultime rifiniture, come il montaggio della recinzione ma da diverse settimane, da quando si sono chiuse le scuole, tanti bambini lo frequentano regolarmente. Le grate che dovrebbero impedire l’accesso all’opera, che forse non è stata ancora collaudata, sono state divelte e giacciono lì, in strada, all’ingresso della struttura caratterizzato dai piloni in cemento del cancello non ancora montato.
Ma visto che nessuno controlla e il parco è pressoché ultimato con giochi, strutture di arredo e impianto di illuminazione, tanto vale sfruttarlo per andare a trascorrere le lunghe giornate estive. Ogni giorno, nel tardo pomeriggio, fanno la loro comparsa anche intere famiglie che accompagnano i loro piccoli a giocare in quella che considerano un’area sicura. In realtà si tratta ancora di un cantiere visto che ci sono ancora i tubi per l’irrigazione da sistemare ed interrare, gli impianti elettrici da finire ed altri accessori secondari da montare. Qualche struttura in cemento armato della recinzione e la carpenteria metallica sono ancora da ultimare così come alcune nicchie degli impianti tecnologici.
I rischi per i frequentatori “abusivi” del parco sono tanti a cominciare da cavi scoperti, tombini mancanti, per finire alle zone verdi ricoperte ormai di sterpaglia dove si annidano i rettili che i bambini si divertono a cacciare. Raccontano di aver ucciso, per gioco, anche un serpente qualche giorno fa. La cosa che più impressiona però è il fatto di essere di fronte ad un’opera nuova, ancora da inaugurare ma già in degrado.
Un vero paradosso fatto di alberi di ulivo piantati da poco e già secchi perché nessuno li ha innaffiati. Lo stesso accade per tanti altri giovani arbusti legati al loro palo di sostegno ormai inutile poiché sono già morti.
Un destino di degrado e abbandono che interessa anche le strutture di gioco in legno e plastica alcune delle quali rotte, altre smontate, altre ancora rubate come le altalene. In tutto il parco poi un proliferare di spazzatura: carte, bottiglie e buste che si accumulano nei pressi dei cestini strapieni e che poi il vento sparge ovunque.
Il parco finanziato con i fondi Pisu doveva essere consegnato entro il 31 dicembre 2008.
È costato 354mileuro oltre alle spese progettuali. Infine un aneddoto.
Il parco dei 4 Evangelisti insieme al parco IV Novembre, al parco centrale Macamarda, al parco del Castello, e al parco di Serra Rifusa erano stati il cavallo di battaglia di alcuni consiglieri comunali del Pd per attaccare la giunta Buccico, facendo leva sul fatto che erano stati spesi per la loro realizzazione 7,7 milioni di euro di fondi PISU destinati a questo scopo dalla precedente amministrazione di Centro Sinistra.
Ora che il centro sinistra guida la città sulla questione parchi sembra essere calato il silenzio per evitare un pericoloso effetto boomerang.
Intanto, decine e decine di bambini continuano ogni giorno a frequentare il parco indisturbati.
Finchè va tutto bene nessuno ne parla, ma se qualcuno si dovesse far male chi ne risponderà per omessa vigilanza su una struttura che dovrebbe essere ancora chiusa o, come sarebbe auspicabile, ultimata e definitivamente aperta?

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