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Beni per un valore di un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati a Reggio Calabria ad un presunto boss della ‘ndrangheta, Francesco Stilo, esponente di primo piano della cosca Morabito-Bruzzaniti-Palamara della ‘ndrangheta.
L’operazione che ha portato al sequestro dei beni è stata condotta dalla Dia che ha eseguito un provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda. I beni sequestrati consistono in due aziende, una che produce calcestruzzo e l’altra del settore agricolo, ed in dieci ettari di uliveti e agrumeti. Stilo nel giugno scorso è stato condannato a nove anni di reclusione per associazione mafiosa ed è genero del boss Giuseppe Morabito, detto “u tiradrittu”.
La cosca avrebbe ottenuto un subappalto dalla società Condotte d’Acqua, secondo quanto riferisce la Dia ed il subappalto, per un importo di sette milioni e 400 mila euro, riguardava la fornitura di calcestrutto per la realizzazione della variante della statale 106 jonica nell’abitato di Palizzi, un centro della Locride. Il subappalto era stato ottenuto dalla società Imc di Costantino Stilo, con sede ad Africo, gestita di fatto da Francesco Stilo e che è proprietaria di una delle due aziende sequestrate stamattina dalla Dia. La società viene definita dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro nel provvedimento di sequestro di beni «impresa mafiosa in quanto articolazione imprenditoriale della cosca Morabito-Bruzzaniti-Palamara».

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