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Si è spento oggi alle 13.18 il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, dal 9 agosto ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli per una insufficienza cardio-respiratoria. Negli ultimi giorni le sue condizioni erano lentamente migliorate, ma nella notte si è improvvisamente aggravato forse per il diffondersi dell’infezione polmonare. Una vita nella politica, segnata dal caso Moro e dall’elezione al Quirinale. E anche in Calabria la notizia della morte di Cossiga è stata accolta con dolore.
«Esprimo il mio cordoglio personale e quello di tutti i calabresi per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga». Lo afferma il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. «La sua figura di grande politico e rappresentante delle più alte istituzioni – aggiunge – ha segnato cinquanta anni di storia patria. Cossiga è stato amico del Mezzogiorno e si è battuto per far si che le istanze delle nostre regioni venissero sempre tenute nel cuore del dibattito politico ed istituzionale del Paese. La Calabria e i calabresi lo ricorderanno sempre con immenso affetto e referente rispetto».
«Con Francesco Cossiga scompare una figura di primissimo piano che ha ricoperto in vari periodi cruciali le più altre cariche dello Stato ma la Calabria perde con lui anche il politico colto e vivace che ha sempre guardato alla nostra regione senza pregiudizi e che in varie occasioni, pur senza tacere dei mali e dei problemi che ci affliggono, ha mostrato attenzione, considerazione e amicizia».
È quanto dichiara il Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico: «A nome di tutto il Consiglio regionale della Calabria – ha aggiunto Talarico – porgo le mie più sentite condoglianze ai familiari nella consapevolezza che viviamo un momento di lutto per tutta la politica italiana per la scomparsa di un protagonista indiscusso di decenni di storia del nostro Paese».Tra i commenti anche quello di Mario Caligiuri, assessore alla Cultura della Regione Calabria e coordinatore degli assessorati regionali alla Cultura d’Italia: «Con Francesco Cossiga scompare un italiano di grande cultura e di alto senso dello Stato. La sua attenzione ai delicati rapporti tra i poteri della Repubblica, alla supremazia della politica, alla necessità di rendere compiuta la democrazia, all’importanza strategica della sicurezza, alla visione internazionale hanno fatto di lui un protagonista assoluto della vita del nostro Paese. Lo chiamavano «picconatore» solo perchè’ aveva il gusto e il coraggio della verità’. Ci mancherà sul serio».SOVERIA MANNELLI GLI DEDICA UNA PIAZZA
Intanto il sindaco di Soveria Mannelli, comune del catanzarese, Leonardo Sirianni, ha convocato d’urgenza la Giunta municipale per chiedere la prescritta autorizzazione alla Prefettura di Catanzaro per intitolare la Piazza antistante il Palazzo Comunale «Cimino» al Presidente Emerito della Repubblica, Francesco Cossiga che, riporta un comunicato, era molto legato al comune calabrese, che è quello più informatizzato d’Italia e dove opera la casa editrice Rubbettino che ha pubblicato alcuni libri del Presidente, anche per i rapporti con l’ex primo cittadino Mario Caligiuri, attuale assessore alla cultura della Regione Calabria.
Nel 2007 Cossiga fu il presidente del comitato d’onore per i Duecento anni della nascita del Comune calabrese e intervenne in videoconferenza alla cerimonia, in presenza delle rappresentanze politiche, istituzionali e religiose della regione. «Con Cossiga – ha sostenuto Sirianni – scompare un politico vero che voleva bene all’Italia. Per ricordarlo abbiamo individuato il posto più significativo: quello di fronte al Palazzo Comunale, luogo della politica e della democrazia».

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