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In tal senso il coro di pareri negativi di cittadini ed amministratori, finanche di alcuni Comuni sin’ora sempre favorevoli, che negli ultimi giorni si sta levando sia in Calabria che in Basilicata contro la centrale per le ragioni da sempre sostenute dal WWF, non può che spingere rapidamente la vicenda verso una rapida conclusione che deve vedere l’abbandono del progetto per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente del più grande parco nazionale d’Europa. Il WWF quindi auspica che la Regione Calabria sappia valutare con attenzione le richieste che pervengono dai territori interessati e non conceda le autorizzazioni per l’entrata in servizio della Centrale, evitando forzature amministrative come il tentativo irrituale di riavviare in pieno ferragosto il vecchio procedimento della Provincia di Cosenza, dichiarato decaduto dal TAR e dal Consiglio di Stato; che la direzione del Parco Nazionale del Pollino perfezioni il definitivo parere negativo in attuazione di quanto già disposto dalla Comunità e dal Consiglio direttivo del Parco e chiede anche agli enti direttamente preposti alla tutela della salute dei cittadini come l’A.S.P. di Cosenza e l’ARPA Calabria, di ritirare e annullare le autorizzazioni precedentemente concesse. Il WWF anticipa sin d’ora che continuerà a seguire gli sviluppi della vicenda per tutelare il territorio del parco, anche eventualmente ricorrendo alla Commissione Europea per ottenere il rispetto della direttive Europee, in quanto la centrale dell’ENEL ricade anche all’interno della ZPS (zona a protezione speciale di Natura 2000) «Pollino Orsomarso»

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