X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

«Vi chiedo scusa. Chiedo scusa per il mio gesto a tutti quanti». Si apre così la lettera che Osvaldo Renzelli, l’autista dell’Amaco di Cosenza che ha picchiato un pensionato per strada, il 20 agosto scorso, ha diffuso ieri.
L’uomo è stato arrestato dopo che una telecamera di un esercizio commerciale aveva immortalato la scena: il pensionato, Giuseppe Serpieri, 68 anni, era sceso dal pullman dopo aver avuto un leggero alterco con Renzelli su quale porta dovesse aprire per la discesa dal mezzo. L’autista lo ha seguito e picchiato sul marciapiedi, lasciandolo poi sanguinante a terra.
In molti non si fermarono per soccorrere l’anziano, finchè un automobilista non lo accompagnò in ospedale. Renzelli adesso si scusa con la sua vittima e con la città, per il clamore che ha provocato la vicenda. «Penso e ripenso a quei momenti e vorrei poterli cancellare con un colpo di spugna», scrive Renzelli.
«Un errore, un grave enorme errore», lo giudica lui stesso. E chiede scusa anche alla sua famiglia e alla società per la quale lavora. «Perdonate quell’Osvaldo che quel maledetto venerdì vi ha fatto questo, perchè sarà punito dagli uomini e dalle loro leggi, da Dio e dalla sua coscienza», si legge ancora nella missiva.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE