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E’ iniziata, nonostante la pioggia che è arrivata all’improvviso, la manifestazione regionale indetta in occasione dell’apertura dell’anno scolastico a Rosarno davanti al liceo scientifico Piria. la manifestazione per l’apertura ufficiale dell’anno scolastico in Calabria presso il liceo Piria di Rosarno. Numerose le autorità presenti, dal prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta all’assessore provinciale alle politiche sociali Attilio Tucci e poi l’assessore regionale Caligiuri, il presidente Scopelliti, il procuratore generale della Repubblica di Reggio Calabria Di Landro, il vescovo di Locri-Gerace Fiorini Morosini. «Benvenuti nella città non della videosorveglianza ma nella città della cultura», così ha salutato gli ospiti il dirigente scolastico del liceo Piria di Rosarno Mariella Russo, ricordando che Rosarno non è la città del male ma la città dove si fa cultura e si educano le coscienze. Nel corso dell’iniziativa anche l’esecuzione dell’Inno di Mameli dell’orchestra giovanile di fiati della Piana subito dopo gli interventi.
Ad augurare un buon anno ai ragazzi anche Francesco Mercurio, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale: «Rosarno e la Calabria ripartono dalla scuola. Da sei anni abbiamo istituzionalizzato questa festa dell’inizio dell’anno scolastico e quest’anno per la prima volta abbiamo avuto la presenza dei vertici della Regione Calabria, una presenza significativa». «Alla scuola spetta un processo di educazione che sviluppi la diversità, la tolleranza, la difesa dei diritti umani e la giustizia – ha detto Mercurio. Lavoriamo per evitare che la scuola diventi anche un simbolo di strumentalizzazione politica».
Mercurio ha ricordato le priorità che la scuola calabrese ha davanti che riguardano l’edilizia scolastica, la sicurezza e i trasporti e ha chiesto l’intervento dell’assessore regionale ai trasporti per risolvere i problemi dei collegamenti con le scuole. Ha mandato un messaggio ai 40 mila operatori della scuola in Calabria e ai 360 mila studenti. «Lavoriamo – ha detto – perchè la scuola non diventi un progettificio e soprattutto lavoriamo perchè la scuola diventi una vera agenzia culturale che educhi i ragazzi ad un nuovo percorso di vita». Ha ricordato infine coloro che per effetto del ridimensionamento scolastico quest’anno sono rimasti fuori dall’attività scolastica ed è scattato un applauso da parte di tutti.

L’AUGURIO DEL PRESIDENTE SCOPELLITI
Il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, dopo avere ringraziato il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per aver scelto Rosarno come sede della manifestazione ha detto che «da qui parte un grande messaggio di accoglienza a tutta la Calabria e al resto del Paese. Da qui la scuola insieme alla Regione – ha aggiunto Scopelliti – investe sulla legalità e sulla integrazione».
Il governatore ha salutato il procuratore generale di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro evidenziando che «scuola e istituzioni devono fare squadra perchè sennò non si cresce tutti insieme. Se non facciamo rete – ha detto – rallentiamo i processi di crescita sociali e culturali della regione. La scuola assolve un ruolo importante di aggregazione e di crescita ma noi abbiamo anche fatto qualcosa in questa direzione, noi siamo stati la prima Regione che ha cercato di dare delle risposte ai precari della scuola» ricordando il protocollo d’intesa che ha sottoscritto con il ministro Gelmini. Scopelliti ha rivolto un saluto ai ragazzi delle varie delegazioni delle scuole calabresi giunti a Rosarno, ricordando loro che non è facile effettuare il cambiamento spronandoli a lavorare insieme «perchè insieme – ha detto – ce la possiamo fare».

ALTRI INTERVENTI
Il procuratore Di Landro, invece, nel suo intervento, ha ricordato che le proprie origini familiari affondano nel mondo della scuola dal momento che i propri genitori erano insegnanti. L’alto magistrato ha invitato alunni e docenti ad investire sulla legalità. Sulla stessa linea il prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta il quale ha ricordato che tra poco Rosarno tornerà alle urne (ricordiamo che le elezioni amministrative sono state indette da Maroni per il prossimo 28 e 29 novembre).
«Occorre puntare sulla scuola – ha detto Varratta – e spero che Rosarno dopo i fatti di gennaio scorso si metta alle spalle un periodo nero anche se non ho mai creduto che la gente di Rosarno sia xenofoba e intollerante».
«Oggi è un giorno ricco di significati – ha detto l’assessore regionale regionale alla Pubblica istruzione, Mario Caligiuri – perchè riconferma la centralità della scuola nella politica regionale. Oggi è significativo che insieme scuola e istituzioni investano sulla legalità e sulla integrazione interrazziale». A conclusione della manifestazione il vescovo di Locri mons. Giuseppe Fiorini Morosini che ha impartito la benedizione.

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