X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

La manifestazione programmata per giovedì 16 settembre, si terrà presso la sede dell’assessorato regionale alla Salute in Via Buccarelli. I sindacati, promotori dell’iniziativa, chiedono il diritto e la stabilità del lavoro, la puntualità nella corresponsione degli stipendi, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, la qualità dei servizi le organizzazioni sindacali Cgil Fp – Cisl Fp – Uil Fpl – recita un documento – è da mesi che , insieme ai lavoratori , denunciano lo stato drammatico del settore della sanità privata accreditata al servizio sanitario regionale: in tutte le sedi. Si tratta dello stato di drammatica crisi nella quale versano centinaia di posti di lavoro che sono messi in pericolo, centinaia di lavoratori che quotidianamente si misurano con le enormi difficoltà causate dal non poter assicurare un reddito mensile alle proprie famiglie ( tantissimi i nuclei familiari monoreddito) che lottano con le difficoltà quotidiane che arrivano fino a non consentire di affrontare le normali spese di vitto, l’affitto di casa, le rate di mutuo , le bollette di luce, gas, telefono, medicine, etc; per non parlare di eventuali spese impreviste che non possono essere sopportate.
Ci sono centinaia di lavoratori – continua la nota sindacale – che non percepiscono lo stipendio alla scadenza mensile ormai da mesi: ci sono ritardi ormai consolidati che vanno dai due ai cinque mesi , salvo qualche sparuta eccezione. In questa tragica situazione lo spettro della perdita del posto di lavoro è sempre incombente e reale. È insopportabile il perpetuarsi del rimpallo di responsabilità tra Azienda Sanitaria Provinciale, singole strutture socio-assistenziali e assessorato regionale alla Salute. Di questo rimpallo di accuse e addebiti di responsabilità a farne le spese sono i lavoratori, moltissimi monoreddito che non trovano mezzi di sostentamento per le proprie famiglie. I lavoratori, giustamente, non possono sopportare oltre le reiterate presunte giustificazioni dell’una o dell’altra parte; a casa devono portare lo stipendio non le giustificazioni: chiedono di essere regolarmente retribuiti per il loro lavoro quotidiano che, va detto, svolgono con grande professionalità e dedizione.
Sono a rischio anche la continuità e la qualità dei livelli di assistenza ai pazienti in una branca molto delicata dell’assistenza agli anziani, ai disabili , a persone fragili».
«A ciò – scrivono i sindacati – si aggiunge l’enorme ritardo nel rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro che ormai manca da quattro anni, con grave danno economico per i lavoratori, i quali, quando lo percepiscono, hanno uno stipendio fermo al 2005, non allineato con l’attuale costo della vita. Le Organizzazioni Sindacali CGIL Fp – CISL Fp – UIL Fpl, i lavoratori, i pazienti assistiti nelle strutture e le loro famiglie chiedono al commissario alla sanità, il presidente giuseppe scopelliti, all’assessorato regionale alla Salute, all’assessorato regionale al lavoro ed alle politiche sociali, all’azienda sanitaria provinciale, «di fare definitivamente chiarezza nel settore della sanità privata accreditata attraverso l’individuazione di regole e/o l’integrazione della normativa già esistente che, comunque, producano snellimento nelle procedure, che consenta una gestione trasparente e funzionale dei rapporti tra strutture socio-sanitarie accreditate e Azienda Sanitaria Provinciale; che non consentano il rimpallo di accuse e addebiti di responsabilità di cui continuano a farne le spese solo i lavoratori, le loro famiglie, i pazienti ed i loro familiari».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE