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Operazione ieri mattinadegli uomini del reparto operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri e dei militari della Guardia di Finanza appartenenti al Gruppo investigativo criminalità organizzata di reggio Calabria, alla Compagnia di Locri ed al Servizio centrale investigativo criminalità organizzata di Roma.
Prese di mira, nella Locride, le abitazioni di alcuni esponenti della famiglia degli Aquino, una delle più agguerrite cosche della zona.
Le attività, che si sono protratte sino al primo pomeriggio, hanno interessato nove immobili che sono stati passati al setaccio dagli oltre 100 militari presenti; in quattro abitazioni sono venuti alla luce altrettanti bunker ingegnosamente occultati nell’infrastruttura pronti ad accogliere persone e cose in caso di «necessità» o per essere utilizzati per «discreti» incontri d’affari della famiglia.
La scoperta dei locali, abilmente occultati ed arredati in maniera «spartana», è stata possibile soltanto attraverso l’impiego di strumentazione tecnologica, cui ha fatto seguito l’uso di mezzi meccanici per la rimozione degli ostacoli fissi. Il primo bunker era nascosto dietro il muro di un salone al di là del quale si apriva un accesso ad una stanza sotterranea; Il secondo, rinvenuto in un vano sotto una cucina ha le dimensioni di due metri e mezzo di larghezza per 2 metri di altezza per 7 metri di lunghezza; Il terzo era costituito da una capiente intercapedine ricavata dietro una parete di uno dei bagni della casa.
Il quarto, infine, di due metri e mezzo per tre, è stato scoperto nel piano interrato, accanto ad un caminetto in una delle abitazioni controllate. All’interno dei bunker sono stati rinvenuti materiali logistici idonei alla lunga permanenza nonchè cinque personal computers, numerose ricevute relative a vincite di giochi a premi nazionali (Lotto e Superenalotto), nel contesto dell’operazione veniva altresì rinvenuti numerose lettere indirizzati al latitante Rocco Aquino, inerenti pagamenti di estorsioni e messaggistica varia tutta posta sotto sequestro ed adesso al vaglio degli investigatori. Accertati, inoltre, allacci abusivi a luce ed acqua per cui i militari hanno proceduto a deferire in stato di libertà alcuni appartenenti alla cosca Aquino.

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