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di Emilio Fidanzio
MATERA-“E’ stata una grande risposta del gruppo”. Esordisce così il mister del Melfi, Salvatore Ciullo in sala stampa.
“Abbiamo risposto nel migliore dei modi alle critiche, anche giuste, che ci erano arrivate.
Abbiamo cancellato il secondo tempo di Latina e la partita con il Milazzo.
In quell’occasione non siamo stati capaci di sfruttare la superiorità numerica, oggi invece in 10 abbiamo anche segnato il terzo gol.
Nel calcio un uomo in meno conta, ma è più importante lo spirito ed il gruppo”.
Il 3 a 0 con l’Avellino potrebbe rappresentare la svolta di questo torneo.
“Me lo auguro, rimarca Ciullo. Oggi (ieri per chi legge.ndr) siamo stati bravi a concretizzare rispetto ad altre volte.
Siamo stati cinici sfruttando al meglio la grande intensità di gioco espressa.
In ogni caso questa è una squadra che può disputare un buon campionato, ma non va responsabilizzata.
Bisogna evitare la pressione”.
Difficile districarsi da certi pronostici e da certi obiettivi, specie alla luce della prestazione incolore dell’Avellino, una cosiddetta big.
Relativamente alle prestazioni di Manco e Pellecchia, al debutto stagionale, questa l’opinione del tecnico gialloverde. «Manco? Lo stavo aspettando.
Non si prende un giocatore giusto per prenderlo.
So cosa mi può dare anche se non ha ancora i novanta minuti nelle gambe a causa dell’infortunio patito durante il ritiro.
Per Pellecchia, con lui mi sono sbilanciato. Davanti a tutto il gruppo gli ho detto che per me rappresenta un giocatore importante in grado di dare davvero un contributo essenziale a questa squadra”.
Passiamo ad altri protagonisti. Russo uno dei migliori in campo: “La società in settimana ci aveva rimproverato, chiedendoci un impegno maggiore.
Abbiamo risposto sul campo disputando un ottima partita.
Tre punti davvero importanti”.
Chiudiamo con il bomber Chiaria che ha ritrovato la via del gol: “Sono contento per la vittoria della squadra ed anche di questo gol che finalmente è arrivato.
Da un punto di vista psicologico segnare per un attaccante è fondamentale anche se io non mi sono mai fatto condizionare dall’astinenza. Ci può stare per una punta. Anche l’anno scorso per 9 partite non sono andato in rete.
Comunque in questo periodo è stato molto importante avvertire la stima e l’affetto della squadra della società e del pubblico.
Devo crescere ancora fisicamente e questa sosta va sfruttata in questo senso”. Relativamente al mancato passaggio a Guazzo a fine primo tempo, Chiaria rimarca: “ Dopo una corsa di 50 metri non lo visto. Ero stanco ed ho tirato”.
Ora lo stop di una settimana. Appuntamento a domenica 31 per la sfida all’Aversa.

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