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di Giovanni Martemucci

UN TITOLO di campione della Supersport assaporato soltanto per poche ore, prima della squalifica, che lascia qualche dubbio.
E’ questo il finale di stagione inaspettato per il lucano Gianluca Vizziello che al Mugello non è riuscito a laurearsi campione italiano classe Supersport dopo le verifiche tecniche di fine gara che hanno comportato la squalifica della sua Honda CBR 600 RR a causa di un’irregolarità. Vizziello ha così regalato il titolo al romagnolo Roberto Tamburini.
Vizziello, Tamburini e Lamborghini racchiusi in pochissimi punti si giocavano il titolo tricolore all’ultima gara.
La gara è stata vinta da Ilario Dionisi ed il titolo è andato in un primo momento a Vizziello, salvo poi essere squalificato per moto irregolare in serata, e quindi campione è stato incoronato Tamburini del team Yamaha-Bike Service. La moto di Vizziello (la stessa usata dal team Ten Kate nel mondiale) è stata squalificata per un particolare delle pinze freno non presente nel catalogo di omologazione, particolare che, peraltro, non dava alcun vantaggio. Dopo la verifica dei commissari viene così squalificato Gianluca Vizziello e Tamburini guadagna il gradino più basso del podio oltre al titolo italiano. Festeggiamenti e targa tricolore per Roberto Tamburini, se non fosse che nel frattempo il Team Velmotor 2000 di Vizziello sporge un contro reclamo, in quanto le pinze in questione erano perfettamente originali, dal momento che la CBR 600 RR viene venduta in versione standard e versione ABS. L’errore era quindi legato proprio al fatto che le pinze della versione ABS (utilizzata da Vizziello) risultano leggermente diverse da quelle standard, ma comunque anch’esse perfettamente omologate sul modello di serie ABS preso come base dal Team Velmotor 2000. Ieri è arrivata la “sentenza” definitiva della commissione sportiva che ha dato “torto” a Vizziello. Un verdetto che ha mutato le sorti di una intera stagione. Eccesso di zelo per delle pinze freno che differiscono di un nulla? Forse i giudici federali avrebbero potuto capire già nel primo controllo che quelle pinze seppur riverse da altre CBR erano comunque omologate e installate di serie su un’altra versione. Il più amareggiato, per ora, è Gianluca Vizziello che si è visto escludere dalla classifica finale dopo una gara condotta con determinazione. Per lui non è la prima beffa a pochi metri dalla vittoria. Nel 2004 nel mondiale stock dopo aver dominato quasi tutto il campionato con 7 vittorie fu penalizzato da una banale caduta in minimoto durante la Yamaha Fest nella quale si ruppe una mano perdendo così il campionato nelle ultime due gare.
Altra beffa nel 2006 quando perse per un solo punto il campionato italiano Supersport a favore di Massimo Roccoli a causa della rottura del motore durante l’ultima gara. “Sarebbe stato meglio che tutto questo non fosse avvenuto -ha commentato il pilota Policorese- e che i commissari fossero meglio informati sui tipi di omologazione delle pinze e sulla esistenza di un diverso equipaggiamento per la versione di serie. Io dal canto mio faccio solo il pilota, non conosco perfettamente tutti i cavilli tecnici e burocratici ma penso solo a dare molto gas”.

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