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di ANTONIO CORRADO

Finiti i problemi a monte, la massa d’acqua di fiumi e torrenti si è riversata a valle, soprattutto nella zona di Metaponto, dove dal primo pomeriggio di ieri si sono registrati i danni più ingenti.
Borgo, lido e campagne di Metaponto sono stati circondati dai fiumi Bradano e Basento in piena, a cui si è aggiunto il micidiale carico di fango e detriti riversato dai canali di bonifica sui terreni coltivati, che non hanno retto il carico idraulico degli alvei più grossi.
Proprio un canale, tracimando ha sommerso un ponticello della strada ferrata, interrompendo la linea Taranto-Reggio Calabria con disagi notevoli per i passeggeri dei treni. Nel pomeriggio, su richiesta dei Vigili del Fuoco, è stata sospesa dalle 14.15 alle 16 la circolazione ferroviaria sulla linea, ma Trenitalia ha garantito i collegamenti con autobus sostitutivi. Un disagio che si aggiunge a quello registrato per la circolazione ferroviaria tra Ferrandina e Salandra, sulla linea Metaponto-Potenza, che resterà interrotta almeno fino a stamani, per una frana.
Lo ha reso noto Ferrovie dello Stato in un comunicato nel quale è spiegato che «proseguirà, quindi, anche domani (oggi per chi legge ndr) il servizio di autobus sostitutivi che Trenitalia (gruppo Fs) ha attivato da martedì mattina tra le stazioni di Potenza e Metaponto». I tecnici di Rete ferroviaria italiana stanno già lavorando per il ripristino della circolazione.
Nella serata di ieri a Metaponto c’era ancora il massimo stato di allerta perchè la piena dei fiumi non accenava ad arrestarsi. Durante il pomeriggio una famiglia residente in una zona rurale limitrofa al Basento è stata prelevata dai Vigili del fuoco in via precauzionale, per essere trasferita in una zona più sicura. Stessa sorte è toccata ad altri residenti dell’area, che non hanno corso comunque nessun rischio.
Sul posto è intervenuto un elicottero dei Vigili del fuoco che ha perlustrato l’intera area su cui insistono i due fiumi e c’era anche una squadra di pronto intervento Saf, per le emergenze fluviali, il cui intervento non è stato comunque necessario. Le situazioni di maggiore emergenza si sono registrate in prossimità di alcuni villaggi turistici, lambiti dalla furia dell’acqua. In particolare, al villaggio turistico “Alessidamo” il fiume ha invaso l’area del parcheggio, distruggendo alcuni muretti di recinzione, ma fortunatamente non è stata interessata l’area residenziale. Lambìti anche i campeggi “Riva dei Greci” e “Iula”, dove si è temuto per le cabine elettriche di alimentazione.
In prima serata l’acqua arrivava ancora con una certa violenza, anche se l’assenza di precipitazioni durante la giornata ha agevolato il rientro dell’emergenza. Resta comunque lo stato di allerta poichè il carico dei fiumi ha una portata imprevedibile, soprattutto dopo una giornata di abbandante pioggia. Sul fronte della viabilità, l’emergenza è rientrata anche se la Provincia consiglia di viaggiare con prudenza. L’unica strada ancora chiusa è la Destrabasento, dove il fiume ha superato i livelli di guardia.
I consiglieri regionali del Pd Viti, Braia, Pittella, Dalessandro, Straziuso, Santochirico, Robortella hanno chiesto all’assessore alle Attività produttive di conoscere: «quali urgenti iniziative il Governo regionale abbia inteso assumere al fine di censire l’entità dei danni inferti alle strutture civili, agricole, industriali e con quali strumenti e risorse ed entro quali tempi il Governo regionale intenda far fronte all’emergenza e al ripristino delle opere e delle strutture danneggiate». Chiedono anche di sapere «se il Governo regionale si sia raccordato con il Governo nazionale al fine di conseguire i finanziamenti di competenza statale che appaiono urgenti e indifferibili

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