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di Renato Carpentieri
Gino Dimitri due volte felice: per l’eccellente lavoro fatto a Matera, consacrato dalla vittoria a Mugnano, e per la convocazione del “suo” Ledesma in Nazionale. Gino Dimitri, direttore dell’area tecnica del Matera, dopo la vittoria a Mugnano con la Neapolis della sua “creatura” ha gioto per Cristian Raúl Ledesma, numero 24 della Lazio convocato da Cesare Prandelli in Nazionale Italiana. Argentino col passaporto italiano, quindi a tutti gli effetti convocabile come lo era Camoranesi. «Era agosto del 2001-afferma il dirigente del Matera, Gino Dimitri, all’epoca coordinatore del settore giovanile del Lecce in serie A- ed eravamo in ritiro con la Primavera a Cascia allenata da Roberto Rizzo, località dove è stato anche il Matera quest’anno. Lo portò un certo Tarando, argentino che vive vicino a Como. Dopo averlo visto all’opera capimmo con Roberto (Rizzo, ex Matera l’anno scorso e ora secondo di De Canio a Lecce.ndr) che c’era capitato qualcosa di importante e avvertimmo Pantaleo Corvino che era in ritiro con la prima squadra del Lecce. Andai a prendere personalmente all’aereoporto di Roma Corvino e queste sono i primi passi di Ledesma in Italia. Ho sentito Ledesma e gli ho fatto i complimenti per questo traguardo importante che senza dubbi inorgoglisce pure chi gli è stato vicino all’inizio a Lecce». C’è qualche ricordo particolare a livello sportivo con Ledesma.
«Sì. Ledesma era in campo con la mia squadra Primavera allenata da Rizzo quando con il Lecce vincemmo a Torino la Coppa Italia di categoria (vittoria 1-0 a Lecce e pareggio per 1-1 al ritorno,ndr) e in quella gara tra i pali c’era Rosati, attuale portiere dei giallorossi salentini. L’anno dopo che il Lecce scese in B e Ledesma fu aggregato alla prima squadra. Poi è storia attuale tutto il resto». Una domenica importante per Dimitri, personaggio che, nel suo curriculum altisonante, vanta tanti titoli a livello giovanile nella sua ultraventennale carriera tra cui spiccano due scudetti (Berretti e Giovanissimi), due Supercoppa e altrettante Coppa Italia oltre alla promozione in B con il Gallipoli. Però, l’opera più importante è sempre l’ultima, quindi quella del Laboratorio-Matera che sta dandogli soddisfazioni eccelse come la vittoria a Mugnano con otto under in campo all’inizio, ma nove nella ripresa.
r.carpentieri@luedi.it

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