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di Angela Pepe
Il territorio è il comune viggianese. La location è “Piano del Lepre”, praticamente a pochi passi dal centro abitato, a circa 300 metri dall’ostello “Teothokos” e dalle villette del “Tetto Lucano”. Il provvedimento di concessione di coltivazione da parte della giunta regionale è del 21 Settembre scorso, ai numeri 1544 e 1545, contenuti nel Bur (Bollettino Ufficiale Regionale) del 1 Ottobre 2010. «La situazione è più grave di quello che potevamo pensare!» Ed è da “Laboratorio per Viggiano” l’associazione politico-culturale di promozione sociale, che si leva la voce «soltanto un mese fa – si legge sul sito dell’associazione – è stato deciso di “spostare” il pozzo “Alli2”dal vicino ospedale di Villa d’Agri che ora l’Eni pensa ad aprire i due pozzi a Viggiano, sulla Piana del Lepre, a pochi passi dall’abitato». «Si rasenta la pazzia!» si legge ancora sul sito – Poi l’invito è rivolto a tutti «a darci una mano in questa che sarà una delle più cruente battaglie che i liberi cittadini di Viggiano e della Valle (cui chiediamo anche un loro aiuto), ambientalisti e non, di unirsi a noi, per interrompere questa farsa». Per Laboratorio per Viggiano «è necessaria ed obbligatoria una immediata moratoria alle concessioni di coltivazione, esplorazione e quant’altro. Una “moratoria che va approvata subito!» L’ulteriore appello è rivolto poi «a tutti i politici, locali e regionali; ed a tutti coloro – spiega l’associazione – che ritengono che la salvaguardia della salute nostra e di quella dei nostri figli viene prima di tutto». Una decisione che nei prossimi giorni, potrebbe scaturire in «azioni che riterremo necessarie attuare per “bloccare” questo ennesimo “scippo” alla salute dei cittadini ed all’ambiente, a partire da una pubblica assemblea, dove – insieme – prenderemo una decisione; poiché così non si può andare più avanti. E’ il tempo delle scelte chiare, è il tempo delle decisioni difficili. Come Consiglio Comunale ci stiamo sforzando (con somme importanti investite nel monitoraggio dell’ambiente e della salute) di acquisire notizie che ci daranno informazioni utili per capire cosa ci sta veramente portando il petrolio; e dalla Regione invece vengono segnali di fumo contrastanti!» «Bene, questa volta – lancia il messaggio Laboratorio per Viggiano – non ci faremo abbindolare da nessuno! Faremo tutti i passaggi che dovremo fare per chiarire definitivamente quali sono le reali aspettative dei cittadini e del territorio».

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