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Si è detto estraneo alle accuse contestategli il professor Bruno De Cindio, il docente dell’Università della Calabria arrestato con l’accusa di truffa insieme altre sette persone nell’ambito di una operazione della guardia di finanza di Catanzaro. De Cindio è stato sentito dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza, Lucia Marletta, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare. Il docente universitario, difeso dagli avvocati Massimiliano Cileone e Riccardo Panno, ha respinto le accuse ribadendo di non aver mai posto in essere la truffa. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, invece, altri indagati, posti agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta. Dinanzi al Gip sono comparsi Antonio Battaglia, Alessandro Pozzo ed Ivo Parisella, tutti difesi dagli avvocati Vincenzo Adamo e Giovanni Lageard, che hanno deciso di non rispondere alle domande del giudice esprimendo la volontà di essere interrogati dalla Procura competente, che a seguito della dichiarazione di incompetenza dichiarata dal Gip di Cosenza nell’ordinanza cautelare è quella di Mondovì (Cuneo)

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