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Mauro Nucaro il “teste alfa” dell’affaire eolico rilancia le accuse sulla maxitangente ed è lui stesso ad autorizzare l’utilizzo del suo nome. Nucaro con le sue dichiarazioni ha dato l’impulso all’inchiesta avviata nel 2007 dalla procura di Paola e nella quale sono coinvolti politici e imprenditori per il presunto pagamento di una megatangente, pagata da una multinazionale per la modifica ad hoc del piano eolico regionale al fine di poter realizzare un grande parco a Isola Capo Rizzuto. Le accuse maggiori hanno preso spunto proprio dalla rivelazioni dell’imprenditore Nucaro, ritenuto dai pm “testimone attendibile” sulla base di determinati riscontri, elencati in una corposa informativa redatta dalla Digos di Cosenza. «Se ho commesso reati, sarò il primo a pagare – ha dichiarato Nucaro che ha rivolto anche un invito agli indagati sfidandoli ad un confronto all’americana.

L’intervista integrale sul “Quotidiano della Calabria” oggi in edicola

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