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Una partita che, dato il lutto che ha colpito la città della piana, la Vigor Lamezia non avrebbe voluto nemmeno disputare. La società biancoverde aveva chiesto il rinvio, non concesso dalla Lega e così gioca con il lutto al braccio. Composto il minuto di silenzio che tutto il “Guido D’Ippolito” osserva prima del fischio d’inizio, in tribuna non si può fare a meno di discutere sulla tragedia della mattinata. Per quanto riguarda il calcio giocato gli uomini del presidente Mascaro, nonostante i tre rossi rimediati (tutti, peraltro, per falli a gioco fermo) per mano di un non irreprensibile Belardi (ben presto la partita è sfuggita di mano al fischietto di San Giovanni Valdarno), vedono svanire solo nel recupero una vittoria mai messa in discussione da un Milazzo con poche idee in avanti e non sempre lucido nelle retrovie. Gli uomini di Venuto tornano a casa con un punto rimediato con due soli tiri nello specchio della porta in 90 minuti, un po’ poco per dire una rimonta meritata. Nonostante il risultato positivo sull’1-0 per i biancoverdi arriva una doccia fredda al 91’con Ricciardo che prova due volte e alla seconda fulmina Forte all’angolo destro. Il nervosismo sale e ne fanno le spese Caridi e Ricciardo che finiscono fuori per rosso diretto per una “scazzottata”.

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