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Sabato e domenica prossimi, prima delle manifestazione sportive che si disputeranno in Calabria, verrà osservato un minuto di silenzio in memoria dei sette ciclisti travolti e uccisi a Lamezia Terme.
La decisione arriva dal presidente nazionale del Coni, Gianni Petrucci, su invito del presidente del Comitato regionale Calabria, Mimmo Praticò che sottolinea: «Tutto il mondo dello sport calabrese renderà omaggio ai sette ciclisti morti ed il presidente Petrucci non poteva non mostrare tutta la sua solidarietà in merito alla tragica vicenda. Lo sport è sinonimo di vita, di rispetto e di amicizia e quanto accaduto a Lamezia ci aiuta a capire quant’è immenso il suo ruolo sociale. Sette uomini si ritrovavano ogni domenica nel segno dell’amicizia e della passione per un’attività salutare, così come succede in tutta Italia in ogni ambito sportivo. Le tragedie sono dietro l’angolo, è vero, ma tanto si può fare per ridurre la possibilità che avvengano. Sarà un’altra l’occasione per discutere come cercare di evitarle».
«Ora – conclude Praticò – è il momento di abbracciare idealmente tutti i congiunti delle sette famiglie calabresi affrante dal dolore ed il minuto di raccoglimento che osserverà tutto lo sport calabrese vuole significare la vicinanza dei Comitati provinciali del Coni, delle Federazioni sportive, delle Discipline Associate, degli Enti di promozione sportiva e delle Associazioni benemerite».

RIA, 9 DIC – Sabato e domenica prossimi, prima delle manifestazione sportive che si disputeranno in Calabria, verrà osservato un minuto di silenzio in memoria dei sette ciclisti travolti e uccisi a Lamezia Terme. È quanto stabilito dal presidente nazionale del Coni, Gianni Petrucci, su invito del presidente del Comitato regionale Calabria, Mimmo Praticò. «Tutto il mondo dello sport calabrese – afferma Praticò – renderà omaggio ai sette ciclisti morti ed il presidente Petrucci non poteva non mostrare tutta la sua solidarietà in merito alla tragica vicenda. Lo sport è sinonimo di vita, di rispetto e di amicizia e quanto accaduto a Lamezia ci aiuta a capire quant’è immenso il suo ruolo sociale. Sette uomini si ritrovavano ogni domenica nel segno dell’amicizia e della passione per un’attività salutare, così come succede in tutta Italia in ogni ambito sportivo. Le tragedie sono dietro l’angolo, è vero, ma tanto si può fare per ridurre la possibilità che avvengano. Sarà un’altra l’occasione per discutere come cercare di evitarle». «Ora – conclude Praticò – è il momento di abbracciare idealmente tutti i congiunti delle sette famiglie calabresi affrante dal dolore ed il minuto di raccoglimento che osserverà tutto lo sport calabrese vuole significare la vicinanza dei Comitati provinciali del Coni, delle Federazioni sportive, delle Discipline Associate, degli Enti di promozione sportiva e delle Associazioni benemerite».

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