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Il Presidente della Regione Calabria Scopelliti ha partecipato oggi all’inaugurazione a Cosenza della nuova sede provinciale dell’Ordine dei medici intervenendo inoltre, sempre nello stesso sede, al convegno in cui si è discusso di tematiche attinenti alla sanità calabrese. All’incontro – rende noto un comunicato dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – erano presenti numerosi rappresentanti istituzionali, nonchè tanta gente comune. Il Governatore nel corso del suo intervento ha ribadito concetti espressi già nei precedenti incontri: «Questo – ha affermato – non è il momento degli applausi, ma delle scelte coraggiose. Ritengo che bisogna iniziare un processo di razionalizzazione della rete ospedaliera avviando un percorso serio e mirato per rilanciare la sanità calabrese. Il nostro obiettivo è quello di garantire ai cittadini migliori servizi e per raggiungere questi traguardi tutti dobbiamo fare grandi sacrifici». Il presidente ha fatto poi un accenno sulla stabilizzazione dei precari: «La precedente Giunta ha avuto cinque anni di tempo per stabilizzare i precari, ma non l’ha fatto perchè ha pensato soltanto a sperperare i soldi mandando in deficit il bilancio della sanità. Noi per adesso non possiamo fare promesse, ma dal 2012, quando una parte delle perdite sarà ripianata, sistemeremo, una volta per tutte, la questione dei precari». Il Governatore ha successivamente parlato del commissariamento dell’Asp di Vibo puntando l’indice contro l’ex presidente Loiero: «Le responsabilità – ha dichiarato – sono da addebitare interamente alla precedente Giunta Loiero. La commissione è stata richiesta a fine dicembre dello scorso anno e si è insediata all’inizio del 2010. Purtroppo all’interno dell’Asp di Vibo si è creato un sistema perverso che favorisce gli interessi della criminalità organizzata». Infine Scopelliti ha concluso il suo intervento soffermandosi sul punto nascite dell’ospedale di Melito Porto Salvo: «Il punto nascite dell’ospedale di Melito – ha concluso il Governatore – verrà chiuso perchè il piano di rientro non ci consente di fare sconti a nessuno».

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