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Crisi e disoccupazione, ma soprattutto memoria storica e un impegno per rilanciare il futuro del Paese e della Basilicata: sono questi gli argomenti principali affrontati stamani, a Potenza, dal segretario generale regionale della Cisl, Nino Falotico, nel suo intervento di apertura al convegno per il 60/o anniversario della fondazione del sindacato. Falotico ha prima di tutto annunciato la visita a Matera, all’inizio del prossimo anno, del segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, per poi analizzare «l’attuale momento di crisi economica»: in base agli studi dell’osservatorio sociale regionale «riscontriamo – ha spiegato Falotico – nuove povertà, disoccupazione, l’elitarismo che domina il vivere sociale e la caduta di valori ed ideali», evidenziando che “sembra ripetersi, nel nostro Paese e nella nostra regione, lo scomporsi e il ricomporsi del quadro politico, spesso senza chiedersi delle occasioni perdute e rimanendo sordi alle proposte delle forse sociali». Il segretario regionale, ripercorrendo i 60 anni di storia della Cisl, ha quindi ringraziato il senatore a vita, Emilio Colombo «costante assertore dello sviluppo della Basilicata», per poi evidenziare che in questo momento «la situazione economica, sociale e produttiva è immobile, e i segnali per il futuro non sono rassicuranti. In questi ultimi decenni va riconosciuta la grande capacità della Basilicata di utilizzare i fondi europei, che a nostro parere ha di fatto prodotto una programmazione che ha speso, senza la resa auspicata, e non ha ancora valorizzato il potere negoziale ed economico delle sue risorse energetiche, mentre siamo di fronte a una congiuntura strutturale fatta anche di nuove e vecchie povertà». Le conclusioni sono affidate al segretario confederale nazionale della Cisl Pietro Cerrito, il quale, a margine dell’incontro, ha auspicato «la positiva conclusione degli accordi con la Fiat per gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Mirafiori per nuovi investimenti, e una maggioranza allargata di governo, in modo da portare avanti la riforma fiscale, madre di tutte le riforme per rilanciare realmente l’economia».

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