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A Lamezia Terme i carabinieri hanno intercettato e fermato alcune persone che stavano andando a esercitarsi a sparare con due fucili in una zona di campagna.
I militari, durante un servizio di controllo, hanno notato i due uomini, V.M., di 27 anni e A.B., di 20, con fucili e cartucce.
Fermati, i due hanno spiegato di avere preso le armi dalla cassaforte del padre di uno di loro che le deteneva legalmente e di andare in campagna per sparare. I carabinieri, dopo avere arrestato i due per porto abusivo di armi comuni da sparo in luogo pubblico, hanno sequestrato altri tre fucili al proprietario delle armi per omessa vigilanza.

(AGI) – Lamezia Terme (Catanzaro), 17 dic. – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per porto abusivo di armi comuni da sparo in luogo pubblico, due giovani di Lamezia Terme, M.V., 27 anni, e B.A. di 17. Tutto è avvenuto in periferia di Lamezia Terme, dove i militari a bordo di un’autovettura civetta stavano svolgendo un mirato servizio di prevenzione e repressione dei reati in materia di armi. La pattuglia, nel percorrere una stradina intersecante con una ex strada provinciale, nei pressi di alcune abitazioni, si è imbattutta nei due giovani armati di fucile con cartucciera. I militari hanno intimato ai due di deporre le armi. Immediatamente i due ragazzi hanno obbedito al comando. Successivamente, il più giovane, ha spiegato ai Carabinieri che, alcuni istanti prima, dopo essersi impossessato delle chiavi della cassaforte dove il padre custodiva le armi, unitamente al compagno aveva prelevato due fucili da caccia e relative cartucciere, con l’intento di raggiungere l’aperta campagna ed esercitarsi al tiro a bersaglio. Tuttavia non avevano pensato che nessuno dei due avesse alcun titolo di polizia che li autorizzasse e che le armi non erano le loro. Una «bravata» che ai due ragazzi è costata cara perchè la legge prevede l’arresto obbligatorio in flagranza di reato per il porto abusivo di armi comuni da sparo in luogo pubblico. L’ulteriore conseguenza è stata il sequestro di tutte le armi e le munizioni che il padre di uno dei due giovanie deteneva regolarmente: in tutto cique fucili e centinaia di cartucce di vario calibro. I militari stanno anche valutando i l comportamento omissivo dello stesso genitore che avrebbe dovuto meglio vigilare sulla custodia del materiale ed impedire che terzi non legittimati potessero venirne in possesso. I due giovani, al termine delle formalità, sono stati tradotti in carcere. (AGI) Adv 171006 DIC 10

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