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«E’ UN lungo elenco quello delle contrade in cui erano stati promessi dall’amministrazione comunale nuovi allacci o nuove forniture per la pubblica illuminazione». E «sono tanti ancora i cittadini che aspettano di vedere la luce accendersi di sera anche nelle aree rurali della città dove risiedono». L’invito a velocizzare le pratiche burocratiche per garantire il servizio, «non solo da parte dell’amministrazione pubblica ma anche da parte dell’Enel», arriva dal coordinatore dei gruppi di opposizione, Giuseppe Molinari. «E’ necessario accelerare le procedure per garantire la pubblica illuminazione o di aumentarne la presenza lì dove era stata promessa più volte ai cittadini di contrada Dragonara, contrada Giarrossa, Pian Cardillo, contrada Poggio tre Galli, Piani del Mattino, Cugno del Finocchio», dice raccontando che «l’Enel sollecitata dall’amministrazione comunale ha risposto, per quanto riguarda le pratiche in attesa di allaccio e di potenziamento. Ma allo stato attuale dopo una corrispondenza di richieste e risposte durata più di un anno ancora non si sono risolti i problemi dei cittadini». Secondo Molinari «le risposte dell’Enel non fanno ben sperare chi da anni chiede di poter avere gli stessi servizi dei cittadini residenti in città». Che fare? Il coordinatore dei gruppi di opposizione lancia un appello a Palazzo di città affinchè «l’amministrazione comunale possa velocizzare i passaggi burocratici, e nel frattempo, continuare a chiedere all’Enel tempi brevi e certi per garantire ai residenti delle nostre contrade uno dei servizi fondamentali come la pubblica illuminazione, quantomai indispensabile nelle aree di campagna dove le strade percorse al buio sono ancora più pericolose di quanto già non lo siano di giorno». Ora, «la situazione finanziaria del capoluogo – conclude Molinari – è grave in quanto non consente nemmeno di spendere per l’ordinaria amministrazione come nel caso del pagamento dell’allaccio della luce».

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