X
<
>

Condividi:
8 minuti per la lettura

Interpiana vs Real Nocera 0-0
Il Real Nocera esce indenne da Melicucco. E nel finale le squadre si accontentano del pari. Dopo tre ko di fila, arriva un punto in una partita avara di emozioni. Interpiana e Real Nocera si congedano dal 2010 e dal girone di andata della Serie D con un pareggio. Su quel che resta del manto erboso di Melicucco, è andata in scena una delle più brutte partite viste mai a queste latitudini, tra due squadre che hanno badato soprattutto a non prenderle, per poi accontentarsi, a dieci minuti dalla fine, del nulla di fatto che stava maturando sul campo. A conti fatti è un punto che torna utile ad entrambe le formazioni. Il Real Nocera, infatti, muove la classifica e conferma di gradire le trasferte in Calabria. L’Interpiana, da parte sua, torna a far punti dopo tre ko di fila, in attesa di rinforzare la squadra, una volta andati via ben sette calciatori. Sotto un pallido sole, ma stretti nella morsa di un freddo pungente, i calciatori in campo ce l’hanno messa tutta a dar ragione a coloro che sono rimasti a casa. Pochissimi tiri in porta, poche azioni degne di nota, poco gioco. Di più, però, da questa Interpiana non si può pretendere, ma la società deve assolutamente dare a Tortelli i rinforzi che merita, altrimenti tutto si complica. Gare contro il Real Nocera visto a Melicucco si devono chiudere dopo pochi minuti. Un Real Nocera che si è dimostrato essere poca cosa, anche se la sua classifica dice ben altro. Se, però, si continua a tergiversare, sebbene la dirigenza abbia contattato diversi calciatori, è evidente che c’è un problema e che una volta per tutte va risolto. Adesso la sosta giunge opportuna, ma gennaio sarà un mese cruciale per tutte le squadre, con 6 gare in 25 giorni, e lo sarà a maggior ragione per l’Interpiana, che non può arrivare alla ripresa del campionato con questo organico, dove, tra l’altro, in panchina ci sono solo ragazzini. In campo i locali hanno schierato l’ultimo arrivato, il centrocampista Colombani, a ridosso dell’unica punta, Frittitta. Un punto per parte a fine gara e ora si attende il 2011.

Hinterreggio vs Nissa 0-1
Assenze pesanti per i locali che, dopo la rete di Ancione, sbattono più volte su Feola. L’Hinterreggio mastica amaro e la Nissa, su calcio di rigore, punisce i biancazzurri senza attacco. La Nissa sotto l’albero scarta un pacco dono da tre punti mentre l’Hinterreggio manda giù il boccone amaro. Nucera, pur con l’intero attacco titolare in tribuna, era riuscito ad incartare una Nissa che aveva fiutato odore di colpaccio ma proprio quando i siciliani sembravano essere stati disinnescati è arrivata la doccia gelata. Gara non esaltante sul piano del gioco e dei ritmi, con i locali che, dopo essersi trovati in vantaggio hanno imbastito una discreta reazione. L’avvio di gara registra solo conclusioni da parte dell’undici di Di Maria che, però, non incanta sul piano della manovra, ben imbrigliato dall’Hinterreggio. La prima conclusione degna di menzione è firmata da Ochoa con la sfera che saluta di un amen l’incrocio dei pali. Ci prova ancora Ochoa (16′) e Marletta (20′) ma il portiere blocca. Brividi maggiori provoca la percussione di Muni che da dentro l’area di rigore scarica un diagonale che non ha il conforto della misura. Il primo sussulto davanti a Feola giunge al 38′ quando una palla filtrante per Postorino mette un po’ in crisi la difesa col portiere che si salva di piede. Un minuto più tardi, Feola viene scavalcato dalla sfera che perviene a Bilotta; l’impatto di testa, però, è infelice e l’occasione sfuma. Dopo un primo tempo su ritmi blandi, l’avvio di ripresa è alquanto soporifero con le due formazioni che si annullano a centrocampo. Possesso di palla appannaggio della compagine nissena che, però, non punge. Gli ospiti passano quando sembravano irretiti ed al minuto 18 l’Hinterreggio ingurgita amaro. Caterisano, ingenuamente, placca Ochoa. L’arbitro indica il dischetto con Ancione che spiazza Mainardi. I padroni di casa si scuotono. Al 28′ Laurendi, nel mischione, gira di testa; Feola è un gatto e con la punta delle dita toglie la palla dall’angolino basso; poi la difesa spazza ancora in angolo. Sulla battuta successiva ci prova Papasidero al volo ed è ancora un super Feola a negare la gioia del gol ai biancoazzurri.

Valle Grecanica vs Sapri 0-2
Alessandrì castiga la Valle Grecanica con una doppietta. Il duemiladieci si chiude con un a gara scialba ed incolore per la Valle Grecanica, forse la più brutta disputata dall’undici di mister Carella di fronte al suo pubblico dall’inizio del torneo. Di fronte un Sapri ordinato e ben messo in campo. A timbrare le marcature ospiti l’esperto Alessandrì. Per tutti i novanta minuti i padroni di casa si sono mostrati spenti, molli sulle gambe ed incapaci di proporre trame offensive degne di nota. Ospiti col piglio delle grandi, buon possesso palla a centrocampo ed efficaci verticalizzazioni per lo spauracchio Alessandrì ben supportato dal giovane Neglia, tra i migliori in assoluto. Tattica. Valle Grecanica in campo con il 4-3-3 e con Di Maggio dal primo minuto ad affiancare in attacco Tiscione e Zampaglione. Gli ospiti si affidano al collaudato 4-4-2 con l’attacco affidato ad Alessandrì e Neglia.

Turris vs Rossanese 4-0
La Turris è troppo forte e rifila alla Rossanese un poker. Troppo evidente la differenza di valori in campo tra due squadre dalle ambizioni diverse. Senza strafare, i padroni di casa mettono in ghiaccio il successo già nel primo tempo. Il giovane tecnico della Rossanese, alla sua seconda panchina in D, lancia i nuovi acquisti Spinelli, Scarlato, Merenda e De Lorenzo: quest’ultimo sorregge il tridente completato dal giovanissimo Canotto (’94) e da Cristalli; la coppia centrale Merenda-Scarlato gioca insieme per la prima volta. La Rossanese, ad ogni modo, non ha nemmeno il tempi di prendere le misure alla Turris che è già sotto. Al 6′ calcio di punizione dai venti metri, Russo tira a giro sul primo palo: parabola perfetta che va a morire proprio nel sette, con Grimaudo che riesce solo a toccare. La Rossanese prova a riorganizzarsi, qualche discreto fraseggio ma nessun vero pericolo per Prete. Anzi, alla prima occasione, è la Turris a colpire ancora. Russo, stavolta in veste di rifinitore, vede il taglio di D’Ambrosio da destra: il numero sette corallino controlla bene tra i due centrali avversari e batte Grimaudo con un violento destro a mezz’altezza. La Turris chiude i conti al 41′: Iovene va in pressing vincendo due rimpalli su Scarlato e Merenda che non riescono a spazzare l’area di rigore: la palla schizza sui piedi di D’Ambrosio che, ancora ben appostato in area, deposita comodamente in rete. Primo vero squillo della Rossanese con Spinelli: tiro di poco a lato. Lo imita, allo scadere del primo tempo, De Lorenzo, nella cui conclusione c’è potenza ma non la giusta precisione. Nella ripresa squadre allungate: al 28’ Prete non trattiene una non irresistibile punizione di Merenda e si salva con l’aiuto della traversa (sulla ribattuta De Lorenzo non riesce a ribadire in rete). Quindi il poker al 40’: Contino, dopo aver colpito un palo, sugli sviluppi di un corner in area piccola ribadisce in rete da due passi e bagna così il suo esordio in campionato al “Liguori”. È il sigillo su un successo mai in discussione.

Sambiase Acireale 2-0
Nell’anticipo di sabato il Sambiase ha battuto la squadra siciliana aprendo le danze con Curcio e chiudendole con Mercuri. Scaccia così la crisi il Sambiase. L’Acireale in realtà inizia bene, arrivando al tiro già al 5′ con Strano la cui conclusione termina però a lato, ma poi comincia ad uscire allo scoperto il Sambiase, che all’8′ va vicino al gol: Curcio crossa teso al centro per Mandarano che incorna perfettamente e Mannino si salva in due tempi. Padroni di casa ancora pericolosi al 15′ con Mandarano che dal fronte sinistro d’attacco si accentra e serve Lio il cui sinistro a giro finisce di poco fuori. Portiere ospite chiamato agli straordinari al 20′ su conclusione insidiosa di Mascaro che schizza sul terreno. Sugli sviluppi del successivo corner, cross di Curcio si stampa sulla parte superiore della traversa. L’Acireale alterna sulla corsia destra Montella ed il più giovane dei Mannino, ma la retroguardia giallorossa controlla bene e puntando sulle verticalizzazioni torna a pungere al 22′: Mandarano stoppa bene di petto poco dentro l’area, da posizione centrale si gira bene ma Mannino di piede da terra salva la propria porta. Sulla fasce i granata vanno spesso in difficoltà, e proprio su un’apertura (37′) di Lio su calcio di punizione è bravo Curcio a cercare l’incrocio ma Mannino si superato in tuffo. Nella ripresa le due squadre entrano con le stesse formazioni con cui hanno iniziato la gara, e gli ospiti al 7′ vanno vicini al gol con Fascetto la cui punizione viene salvata sulla linea da Andreoli dopo aver colpito la base del palo. Sul capovolgimento di fronte occasione a campo invertito, ma con migliore fortuna per il Sambiase, con il pallone calciato da Curcio che trova l’incrocio interno ed il piede di Mannino prima di terminare in rete. Acireale ancora vicino alla rete al 19′ con Riccobono che lasciato libero sulla sinistra tenta di superare Andreoli proteso in uscita con un pallonetto che termina poco distante dal secondo palo. L’arbitro Robilotta estrae un rosso diretto al 23′ nei confronti di Mandarano reo di aver atterrato un avversario su una rimessa a proprio favore. Breve inserisce un attaccante per un difensore, mentre Erra fa entrare il centravanti della juniores Tocci per dare un punto di riferimento in avanti. Riccobono (25′) impegna Andreoli, che si salva in due tempi, ma è ancora il Sambiase a trovare la via del gol con Mercuri (33′) che palla al piede fa quasi tutto il campo prima di fulminare Mannino in uscita.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE