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«I profondi cambiamenti climatici che stanno interessando l’intero pianeta impongono impegni immediati e responsabilità da parte di tutti noi. Soprattutto dalle istituzioni più vicine ai cittadini come i Comuni». Queste le parole di Mario Pirillo, europarlamentare del Partito Democratico nonchè membro della Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare e della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, nel corso dell’incontro svoltosi nei locali del «Gaudio Hotel» di Longobardi con i sindaci del basso Tirreno cosentino che va da Paola ad Amantea.
Un incontro voluto dall’europarlamentare che rappresenta un prosieguo dell’iniziativa già avviata lo scorso anno dallo stesso esponente europeo del Partito Democratico che aveva illustrato ai primi cittadini del cosentino la forte valenza per il territorio che rappresenta la scelta di aderire al «Patto dei Sindaci».
Un’iniziativa, quest’ultima, prevista dall’Unione Europea proprio per coinvolgere le amministrazioni delle città dei Paesi membri al fine di migliorare, in maniera significativa, l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili negli ambienti urbani. Obiettivi da raggiungere attraverso l’avvio di politiche mirate e di interventi di vario tipo nel settore del trasporto pubblico, dell’efficienza energetica dell’edilizia pubblica e privata.
Tutte azioni ha spiegato Pirillo «coofinanziabili con risorse comunitarie provenienti dalla BEI (Banca europea per gli investimenti) attraverso la modalità first come first served (chi prima arriva prima viene finanziato)». Da qui l’invito «ad aderire rapidamente» che l’europarlamentare ha rivolto alle amministrazioni comunali tirreniche presenti alcune della quali hanno già avviato l’istruttoria. «E’ necessario – afferma Pirillo – che ognuno, per la propria parte, contribuisca in maniera sostanziale alla riduzione dell’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera. La scelta di alcune amministrazioni comunali del Tirreno cosentino permetterà loro di mettersi in linea con quanto stabilito dall’Unione europea, il 9 marzo del 2007, quando si è impegnata unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando nello stesso tempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico, per lottare contro i cambiamenti climatici».

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