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Tandoi spa ha annunciato che « continuerà a profondere serenamente il proprio impegno affinchè il progetto industriale possa avere seguito». Nella nota, Tandoi ha espresso «parziale soddisfazione» per la sentenza: «Il Tribunale di Matera ha invero prosciolto i Tandoi dall’accusa di malversazione in danno dello Stato per aver destinato il pastificio prevalentemente alla produzione di pasta comune e, comunque, non derivante dalla trasformazione di grano duro di qualità pregiate proveniente dalla collina materana. Analoga soddisfazione non può di certo esprimersi in ordine all’altro capo della pronuncia, con cui lo stesso Giudice ha ritenuto la penale responsabilità degli imputati per la medesima accusa in relazione al presunto stravolgimento dei programmi, obblighi, impegni ed obiettivi posti originariamente a base del c.d. progetto Cerere; ciò in quanto l’azienda Tandoi ha sempre e fedelmente rispettato ogni prescrizione concernente la complessa ed articolata operazione di finanziamento del molino». Nel definire «intimamente contraddittoria» la sentenza in relazione all’assoluzione dei funzionari di banca citati in giudizio, Tandoi spa ha sottolineato che il gruppo, “in ossequio agli impegni assunti al momento del proprio subentro, pur in una condizione di incertezza che ha costretto ad abbandonare ogni progetto di sviluppo, ha cercato di garantire l’occupazione, che riguardo alla situazione di totale insolvenza nella quale versava la Cerere appariva come un autentico miraggio».

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