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Un meccanico, Michele Schiavello, di 39 anni, ed il cognato, Francesco Calamonici, 32 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a San Gregorio d’Ippona per detenzione illegale di armi, tra cui un kalashnikov, munizioni e droga. I carabinieri hanno compiuto numerose perquisizioni nella zona centrale di San Gregorio D’Ippona e nell’officina gestita da Schiavello e dal cognato hanno trovato armi e droga, tutto nascosto tra gli attrezzi ed alcuni pezzi di ricambio dell’officina.
Si tratta di un fucile AK-47 Kalashnikov, con calciolo retrattile per renderne più facile l’occultamento, 100 proiettili calibro 6.35, 25 cartucce calibro 16 ed oltre mezzo chilo di marijuana, già divisa in 8 buste accuratamente messe sotto vuoto per resistere all’umidità. La scoperta è avvenuta a San Gregorio D’Ippona, un comune alle porte di Vibo Valentia, dove i militari dell’Arma diretti dal maresciallo Riccardo Astorina unitamente ai colleghi del Noc, coordinati dal capitano Stefano Di Paolo, hanno fatto irruzione nell’officina dei due, scoprendo non solo il miniarsenale pronto per essere utilizzato, ma anche della droga pronta per essere spacciata.
In particolare il fucile-mitragliatore, una delle più micidiali armi da guerra attualmente in commercio ed utilizzato in numerosi agguati di mafia in tutto il territorio nazionale, era nascosto in modo da poter essere prontamente utilizzato ed era oleato e pulito in modo da garantirne l’efficienza, inoltre aveva i numeri di matricola e le indicazioni di provenienza abilmente cancellate.

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