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COSENZA – Il capo della protezione civile Franco Gabrielli ha partecipato stamane a Cosenza ad una riunione operativa nella sede della Prefettura per fare il punto sulla situazione nelle aree del Pollino colpite dal terremoto all’indomani della dichiarazione dello stato di emergenza. Alla riunione hanno partecipato anche i sindaci dell’area ed i rappresentanti istituzionali dell’area. Era presente anche il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. 

Nella riunione è emerso che ammontano a 10 milioni di euro le risorse a disposizione dei comuni del Pollino investiti dal terremoto per il risanamento dei danni. 

Gabrielli ha poi effettuato un sopralluogo a Mormanno, uno dei centri più colpiti. «Vorrei ci fosse chiarezza sugli interventi di cui stiamo parlando – ha detto Gabrielli – l’ambito di azione del nostro intervento è quello richiamato nella delibera del Consiglio dei Ministri, ovvero interventi di assistenza alla popolazione e di messa in sicurezza delle strutture abitative che hanno un’incidenza sulla pubblica incolumità. Ma pensiamo anche a chi ha delle attività economiche, cercheremo di venire incontro a queste situazioni o anche alla sospensione di impegni, come per le persone che hanno dei mutui». In merito alle risorse disponibili per la ricostruzione, Gabrielli ha detto: «Non c’è solo un milione e mezzo di euro, sul tavolo, ma dieci milioni. Gli stanziamenti li facciamo in base a quelle che sono le richieste. Nell’ordinanza, di cui attendiamo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si dice che entro dieci giorni i Commissari dovranno presentare dei piani. All’esito di questi piani, nell’ambito della cifra di dieci milioni faremo gli interventi successivi e necessari. L’indicazione di un milione per la Calabria e mezzo per la Basilicata è solo un’esigenza contabile». Ma, a parere di Gabrielli, «il tema dei temi è quello della messa in sicurezza del territorio con interventi strutturali, che vanno aldilà degli ambiti dello stato emergenziale. La Protezione Civile deve fare la protezione civile e anche nel Pollino ha fatto quello che doveva fare». 

Per il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, «lo stanziamento di un milione e mezzo di euro, tanto per cominciare, è una prima risposta. Ma è una somma irrisoria, c’è bisogno di pensare poi anche ad investimenti per interventi di carattere strutturale: Mormanno deve essere aiutato a guardare al futuro». «Il problema non è solo quello dell’emergenza, abbiamo bisogno di altro», ha detto Guglielmo Armentano, sindaco di Mormanno, parlando con Gabrielli. «Abbiamo chiuso 20 esercizi commerciali e il centro storico è completamente non agibile. Non abbiamo ancora – ha detto – una stima dei danni, ma sono davvero tanti: il nostro centro storico è il paese stesso, e non è fruibile». Raffaele Cannizzaro, prefetto di Cosenza, che ha partecipato alla riunione con il Capo della Protezione Civile ha precisato che «le risorse saranno erogate alle famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, sia che queste siano state rese inagibili dal sisma, sia che invece l’inagibilità sia stata indotta dalla vicinanza di case danneggiate. Metteremo in sicurezza – ha aggiunto – gli edifici gravemente danneggiati, in modo da ridurre gli spazi interdetti alla vita quotidiana del paese di Mormanno».  

 
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