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Il presidio dei sindacati davanti al Cova

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VIGGIANO – “Cambi di appalto, applicazione e rispetto del Patto di Sito, Sviluppo, Lavoro e Sicurezza” ma anche “Ambiente e Transizione Energetica”. Tutti temi al centro della grande mobilitazione unitaria organizzata ieri mattina da Cgil, Cisl e Uil insieme alle diverse organizzazioni sindacali di categoria, dinnanzi ai cancelli del Centro Olio Val d’Agri (Cova). Messaggi lanciati dal sito produttivo di Viggiano, simbolo e punto importante dell’occupazione regionale. Rappresentanti sindacali e lavoratori si sono alternati con testimonianze di incertezze e preoccupazione sul futuro occupazionale. “Qui stiamo registrando, ormai da molto tempo, il non rispetto – ha sottolineato il segretario regionale della Cgil – dei cambi di appalto e del Contratto di Sito. E’ un peggioramento delle condizioni materiali, in conseguenza dell’assenza del confronto politico e regionale, sia con Eni che con Confindustria”. Per il leader della Cgil “il governatore Bardi deve ascoltare il mondo del lavoro e assumere la vertenza della Val d’Agri insieme alle altre vertenze sulla strategia di sviluppo della nostra Regione”.

“Noi non possiamo immaginare che vi sia un ritorno indietro – ha spiegato Summa – delle condizioni materiali dei lavoratori. Rivendichiamo subito la convocazione del tavolo della Trasparenza per aprire il confronto sul futuro del lavoro, soprattutto, nella nostra Regione in uno degli asset più importanti. Bisogna oggi aprire il confronto con Eni prima che si rinnovi la concessione, dove ci devono essere nuove dinamiche e la transizione energetica deve essere il primo punto”. Mancate risposte anche sul tema del rinnovo della concessione Eni Val d’Agri “Bardi – ha tuonato Summa – non può tenere la trattativa sulla concessione Eni come fosse un fatto istituzionale della Regione, è un fatto che riguarda tutte le classi dirigenti e la popolazione della Basilicata. Quindi noi chiediamo di aprire il confronto e spostare il tavolo al Mise con il governo nazionale”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli che ha auspicato al più presto un “confronto produttivo dove se alla fine ci sono delle criticità, vanno affrontate sui tavoli”.

“Abbiamo messo – ha evidenziato Tortorelli – al centro il lavoro, lo sviluppo, la transazione energetica, quindi, ci vuole programmazione e rispetto delle regole. Il patto di sito è stato un’importante intesa nel 2012 e ha preservato tante criticità, purtroppo, il governo regionale deve rimettere al centro quelle che sono le regole, il rispetto, i cambi di appalto, il tavolo della trasparenza”. Centralità nel rivendicare il ruolo importante della contrattazione, del dialogo sociale, della trasparenza perché “solo così riusciremo – ha detto – a mettere insieme una Basilicata migliore”. Il segretario regionale della Cisl, Enrico Gambardella ha rafforzato lo “spirito unitario nell’affrontare insieme le grandi criticità delle produzioni e dell’occupazione lucana”.

Secondo Gambardella questo è il “momento più opportuno per parlare non solo di una rivisitazione del patto di sito che ha bisogno di un aggiornamento, perché sono state molte, negli ultimi tempi, le disattenzioni – ha detto – e alcune disinvolture, soprattutto, nei cambi di appalto che hanno determinato problemi sull’occupazione, hanno impoverito i lavoratori, hanno impedito la piena assunzione di passaggio da un’azienda all’altra. Questa è una cosa che noi non possiamo accettare”. Per il leader della Cisl “c’è bisogno di una forza di coesione sociale, che significa che le comunità e i rappresentanti delle comunità , quali i Sindaci, facciano fronte comune con le Organizzazioni sindacali e per chi rappresenta il sociale, per affermare il principio del buon lavoro”.

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