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POTENZA – In Basilicata ieri sono stati analizzati 1.484 tamponi molecolari: 120 sono risultati positivi al coronavirus (tasso di positività 8,08% contro il 2,3% della media nazionale) e di questi 117 appartengono a persone residenti in regione. Lo ha reso noto la task force regionale, specificando che nelle ultime 24 ore non è stato registrato alcun decesso con il totale delle vittime lucane fermo quindi a 541.

Sono 119 (sei in meno di ieri) le persone ricoverate negli ospedali lucani, delle quali però solo nove (come ieri) in terapia intensiva, cinque all’ospedale San Carlo di Potenza e quattro al Madonna delle Grazie di Matera. Con 187 nuove guarigioni (in totale 19.335), il numero dei lucani attualmente positivi è sceso da 5.142 a 5.072 (4.953 in isolamento domiciliare).

Dall’inizio dell’epidemia in Basilicata sono stati analizzati 342.423 tamponi molecolari, 314.275 dei quali sono risultati negativi e sono state testate 197.010 persone.

Nella Basilicata che rimane in giallo, scade domani la zona rossa in sei Comuni: Acerenza, Ripacandida, Balvano, Rionero in Vulture, Garaguso e Rotondella.

A POTENZA IL WEEKEND J&J – A Potenza è cominciato intanto il week end «Johnson & Johnson» per le vaccinazioni agli over 50: ieri sera, in breve tempo, sul sito dell’Asp (l’Azienda sanitaria di Potenza) sono state raggiunte le 1.100 prenotazioni previste (550 oggi e 550 domani). Le operazioni – nel nuovo hub vaccinale del capoluogo lucano, che apre proprio stamani, nella palestra «Rocco Mazzola» di via Roma – stanno procedendo regolarmente, anche grazie alla divisione delle prenotazioni in fasce d’orario differenti. E il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha annunciato che l’iniziativa sarà replicata anche nel prossimo fine settimana.

Lo stesso governatore lucano, con un tweet, ha poi messo in evidenza che in Basilicata sono state «superate le 250 mila vaccinazioni» sulle 291 mila dosi finora consegnate. «Ieri – ha aggiunto – siamo stati la migliore Regione d’Italia per popolazione vaccinata. La Basilicata – ha ricordato Bardi – è tra le 12 Regioni che hanno somministrato almeno la prima dose al 100% del personale sanitario».

I VACCINI – Per quanto riguarda la percentuale maggiore di somministrazioni rispetto alla dotazione (Liguria e Veneto prime con il 92,7%, Puglia al 91,8 e Molise al 91,5%), la Basilicata registra l’85,3% (quella con la minore percentuale è la Calabria con 83,6%).

A MATERA PRIMI SEGNALI DI RIPRESA PER IL TURISMO – Giallo è il colore di una Basilicata che sta contenendo il numero di contagi da covid 19, ma anche quello del tufo, la pietra calcarenitica che racchiude la storia dei rioni Sassi e dei musei su arte, segni e testimonianze del passato, ad accompagnare la presenza di alcuni turisti a Matera, che nel 2019 è stata Capitale europea della cultura. Si tratta, per ora, di piccole comitive, di italiani, che hanno deciso di pernottare nel fine settimana. Numeri, ovviamente lontani dal boom degli anni scorsi, ma che rappresentano comunque il primo segnale di ripresa della filiera turistica, con prospettive giudicate interessanti per le prenotazioni di giugno e luglio.

Ed è proprio la cultura, accanto all’unicità del paesaggio, a sedurre i visitatori grazie alla riapertura del Museo Nazionale con i siti dell’archeologico e di arte medievale e moderna, di case grotte e musei della civiltà contadina nei rioni Sassi, del ’palombarò lungo di piazza Vittorio Veneto, di Casa Noha e con la possibilità di visitare, con le giornate di primavera del Fai, palazzi nobiliari di pregio come Palazzo Malvinni Malvezzi. Altre tappe del tour riguardano la Basilica Cattedrale e alcune chiese rupestri.

Non sono mancate richieste sulla visita dei Ministeri degli esteri del G20, fissata per il 29 giugno, e sull’itinerario della visita. Un evento che dovrebbe contribuire a promuovere Matera e la Basilicata a livello internazionale e a rilanciare l’offerta turistica.

BARDI: IDEALE MA DIFFICILE IL RICHIAMO AI TURISTI – «Garantire il richiamo vaccinale ai turisti è una possibilità sulla quale si sta ragionando, ma bisognerà organizzare bene tutto perché non sappiamo il numero dei turisti che verranno in estate. Sto cercando di intervenire intanto sugli operatori turistici, anche nell’ottica dell’imminente G20 (il 29 giugno a Matera, ndr) e naturalmente vaccinando le guide, che saranno pronte ad accogliere in sicurezza chi verrà a visitare la nostra regione. Vaccinare tutti i turisti che passeranno le vacanze in Basilicata è una cosa difficile, sarebbe l’ideale ma ci sarebbe bisogno di un numero di dosi considerevole». Il governatore Bardi commenta così all’Adnkronos la possibilità di offrire la seconda dose a quanti si riverseranno nella regione per le vacanze estive senza aspettare il giorno del richiamo nella propria città. «Noi abbiamo delle priorità, non avendo terminato le vaccinazioni – precisa il presidente –. Oggi abbiamo fatto un open day del Johnson & Johnson, aperto ai residenti dai 50 anni in su, una iniziativa che sarà fatta per tre fine settimana nel nuovo punto vaccinale realizzato in una palestra a Potenza. Siamo disponibili a questa nuova possibilità, l’organizzazione è pronta, abbiamo anche superato il trend dei 4500 vaccini, ma servono più dosi».

«Il problema è stato posto nella Conferenza Stato Regioni – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Luigi Leone – perché occorre una linea unica, non possono esserci fughe in avanti né disparità tra le regioni. Pertanto al momento non abbiamo previsto di poter vaccinare anche perché oggettivamente è complicato. Pensate: solo nel Metapontino d’estate abbiamo 200.000 presenze, il sistema non è sostenibile nelle aree a maggiore incidenza turistica».

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