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Il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma

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POTENZA – «Le tensioni geopolitiche internazionali stanno provocando ricadute sempre più evidenti anche sul nostro tessuto produttivo. Gli effetti sono di natura sia diretta che indiretta. Ci sono alcune aziende del territorio, come nel caso di realtà del mobile imbottito ma non solo, che hanno dovuto rivedere i rapporti commerciali con la Russia a seguito delle sanzioni adottate dai Paesi occidentali».

Così all’Adnkronos il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, sulle ripercussioni della crisi internazionale sull’apparato produttivo lucano.

«C’è una parte della nostra agroindustria, per rimanere a casi specifici, che sta risentendo – ha aggiunto – delle dinamiche che interessano il prezzo del grano. Sono però soprattutto le conseguenze indirette legate all’innalzamento dei costi energetici e delle materie prime che stanno facendo soffrire, in maniera trasversale, tutti i settori produttivi, anche se con diversi livelli di intensità. Abbiamo aziende associate particolarmente energivore che da settimane si trovano davanti al dilemma se continuare o sospendere, almeno momentaneamente, la produzione, a causa di costi ormai insostenibili».

«Anche l’edilizia – ha detto ancora il presidente della Confindustria lucana Francesco Somma – è in grosso affanno per l’impennata della gran parte dei prezzi delle materie prime. In altri casi, i materiali mancano del tutto. Molti cantieri del superbonus 110 per cento sono fermi proprio per questo motivo. Gli interventi del Governo sono intervenuti a calmierare, almeno in parte, l’impennata dei prezzi ma il clima di crescente sfiducia da parte di famiglie e imprese alimentato dall’incertezza sui risvolti del conflitto è destinato a rallentare sempre più la produzione industriale. Cresce la preoccupazione per la capacità di tenuta economica e sociale».

Secondo Somma, «per contribuire a fronteggiare gli effetti del caro energia sul territorio, stiamo chiedendo anche alla Regione – ha aggiunto – di intervenire con diversi strumenti, a partire da misure di sostegno alla realizzazione di impianti di produzione di energia verde a fini di autoconsumo. In questo modo possiamo aiutare le imprese a ridurre la bolletta energetica e favorire la necessaria transizione energetica».

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