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I droni in dotazione ai carabinieri

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MATERA – I furbetti delle finte assunzioni con truffa nel settore agricolo, potrebbero avere le ore contate, almeno nel Materano. Sì, perché a breve i carabinieri del Comando provinciale saranno dotati di sofisticati droni, come avviene già da tempo in altre parti d’Italia.

Ne ha dato notizia ieri, il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Samuele Sighinolfi, nel corso della conferenza stampa in cui è stata illustrata l’ultima grossa operazione per smascherare una truffa milionaria all’Inps, messa in atto dall’imprenditore rotondellese Giuseppe Gaudio, con la complicità di ben 500 braccianti. Una truffa che si avvaleva proprio della difficoltà, da parte di ispettori e carabinieri, di verificare puntualmente l’effettivo utilizzo dei terreni dichiarati come fonte di lavoro e business dall’azienda.

«Spesso – ha spiegato Sighinolfi – in questi anni di indagine, abbiamo incontrato oggettive difficoltà nel raggiungere i terreni agricoli da monitorare, senza essere notati. Infatti, la nostra auto, spesso con le insegne, dava nell’occhio. In molti altri casi, invece, la difficoltà è stata determinata dalla natura impervia dei terreni, o delle vie di accesso ad essi. Ecco perché l’Arma dei carabinieri ha acquistato i droni, che dall’alto sono in grado di riprendere e fotografare tutto, senza peraltro essere facilmente notati, raccogliendo quindi preziose fonti di prova per le indagini».

In Basilicata, e soprattutto nel Metapontino, non a caso definito la “California del Sud”, dietro tante imprese agricole oneste che producono e danno lavoro a decine di persone perbene, si nascondono altrettanti truffatori, con lavoro fittizio e manodopera altrettanto inesistente. In quest’ultimo caso, molti dei braccianti sentiti dai carabinieri non conoscevano neppure l’ubicazione dei terreni, dove stando agli atti avrebbero lavorato per mesi, né gli strumenti di lavoro o la collocazione delle sementi nei magazzini. Lavoratori di carta, insomma, a cui Gaudio faceva percepire gli assegni di disoccupazione, la malattia, gli assegni familiari e persino la maternità, probabilmente facendoci la cresta su. Il drone, opportunamente utilizzato dai carabinieri, sarà uno strumento utilissimo per monitorare queste situazioni di illegalità, ma anche discariche abusive ed inquinamento ambientale in genere.

Insomma, a breve chi volesse mettere in piedi una mega truffa come quella appena smascherata, dovrebbe dotarsi di una protezione aerea, perché ai droni non si può sfuggire, essendo dotati di fotocamere e videocamere ad altissima definizione. L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha recentemente approvato il IV Emendamento del Regolamento “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto” (Sapr), anticipando il prossimo Regolamento europeo sui droni, e semplificando notevolmente le attività burocratiche per gli operatori aerei del settore. Si intravedono grandi potenzialità d’impiego di questa classe di nuovi droni, in grado di sorvolare a lungo areali molto vasti ai fini del monitoraggio e del controllo degli ecosistemi naturali e forestali.

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