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L'incidente sulla 106 jonica

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MATERA – È di due morti, tre feriti gravissimi, tra cui un neonato, ed altri nove feriti meno gravi, il tragico bilancio del primo fine settimana da bollino nero sulle strade della Basilicata. Tutto è iniziato già ieri mattina, intorno alle 8, con il primo incidente sulla Sp 3 Matera-Metaponto, dove i feriti più gravi sono di Altamura e Matera, entrambi in prognosi riservata dopo uno scontro frontale che ha coinvolto tre auto. Viaggiavano a bordo delle prime due auto, una Citroen C3 e un Suv.

Per evitare i rottami disseminati in strada, un’altra auto che sopraggiungeva, ha carambolato sulla carreggiata, finendo in una profonda cunetta. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, pare che ad innescare lo scontro sarebbe stata la Citroen, che all’altezza del chilometro 19, nel territorio di Serramarina di Bernalda, per cause tutte da accertare avrebbe invaso la corsia opposta in direzione Matera. Verso Metaponto sopraggiungeva il Suv, uscito da un dosso, che ha visto l’utilitaria all’ultimo momento, non riuscendo ad evitarla. A quel punto i pezzi delle auto che si sono scontrate hanno invaso la carreggiata, mentre sopraggiungeva un altro Suv, che ha cercato di evitare i detriti non riuscendo a mantenere il controllo, finendo la propria corsa in una profonda cunetta.

Sul posto sono arrivati immediatamente gli agenti della Polstrada di Policoro, ed il personale sanitario. Dopo aver constatato le condizioni dei feriti più gravi, è stata allertata l’eliambulanza, che li ha trasportati all’ospedale di Matera. Ferite lievi e contusioni per gli occupanti del Suv, alcuni dei quali sono stati ricoverati in codice giallo.

La strada del mare, a quell’ora di domenica già trafficatissima, ha subìto notevoli rallentamenti con circolazione su un solo senso di marcia e circa tre chilometri di coda. Poche ore dopo, sulla Ofantina, c’è stato un altro incidente. A perdere la vita il quarantaquattrenne Giuliano Massimo, originario di Bollate in provincia di Milano. L’uomo stava viaggiando sulla Statale 401 quando a bordo della sua motocicletta. Con ogni probabilità ha perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro il guard rail.

A nulla sono valsi i tentantivi per rianimarlo. Da quanto si è potuto apprendere il quarantaquattrenne, che viaggiava da solo, è morto sul colpo. Infine, intorno alle 18.30, un’altra drammatica notizia è arrivata dalla Statale 106 jonica, dove forse per una manovra azzardata, o una distrazione, all’altezza del bivio per Pantanello di Bernalda, si sono scontrate due auto che viaggiavano entrambe in direzione Taranto.

Ad avere la peggio gli occupanti dell’Alfa Romeo 147, a bordo della quale viaggiava una ragazza 19enne, Michela Cesario di Taranto, morta sul colpo, mentre sua sorella, una neonata di appena quattro mesi, è stata ricoverata in gravissime condizioni con l’eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza, dove lotta disperatamente per la vita. Meno gravi le condizioni del conducente della 147 e dei tre occupanti dell’Audi A4, tutti originari di Matera. L’incidente è avvenuto in un’orario e su di una tratta, la Statale 106, che si popola di centinaia di veicoli, quasi tutti pugliesi di ritorno dalla domenica al mare in Calabria, o tra i lidi lucani. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Pisticci, che hanno effettuato i rilievi, coadiuvati dalla Polstrada di Matera, per disciplinare al meglio la mole di traffico, dirottata tra le complanari e la viabilità di servizio.

I disagi per gli automobilisti in transito sono stati ridotti al minimo, ma la normalità è tornata solo a tarda sera, con la rimozione dei mezzi incidentati e, soprattutto, l’autorizzazione del magistrato a prelevare la salma della povera ragazza. Sul caso è intervenuto il senatore Cosimo Latronico (DI), secondo il quale «la sicurezza della Provinciale Matera-Metaponto si impone tragicamente per i ripetuti incidenti, che la comunità è costretta a registrare. Anche ieri mattina un altro incidente ha causato 8 feriti, alcuni gravi, e paralizzato il traffico per ore con disagi per gli automobilisti provenienti da Matera e diretti alle spiagge ioniche. D’inverno la strada diventa ancora più insidiosa, perché esposta allo scivolamento di fanghiglia proveniente dai versanti a ridosso della strada non presidiati con opportune opere di difesa. Così quella che dovrebbe essere la strada della connessione tra Matera ed il sistema territoriale del Metapontino si trasforma in una arteria inadeguata e ad alto rischio. L’auspicio è che si metta mano ,iniziando da un programma di riduzione dei punti di pericolosità ,includendola nei programmi di viabilità per il 2019».

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